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Toluca: la sorpresa della Copa Libertadores

La prepotente crescita del calcio messicano contagia anche la Copa Libertadores dove tra le principali rivelazioni del girone d’andata della fase a gruppi c’è il Toluca.

Identikit perfetto del nuovo corso messicano i Diablos hanno saputo aggiungere ad una buona base di talenti locali il talento e l’esperienza di figure importanti sudamericane e i risultati non tardano ad arrivare. 7 punti in 3 giornate in un girone di ferro con Gremio, LDU Quito e San Lorenzo: se la vittoria intera all’esordio contro il Gremio e l’ottimo pareggio del Nuevo Gasometro potevano essere considerati come un fuoco di paglia, il clamoroso successo alla Casablanca in casa della LDU de Quito di questa notte ha confermato che il Toluca ha le carte in regola per fare bene.

Una squadra dal forte carattere e dalla tanta esperienza che gioca facca a faccia con chiunque nonostante avversarie tutt’altro che morbide. Il generale di tutto è un paraguayano, l’allenatore Josè Saturnino Cardozo, famoso soprattutto per la sua esperienza in patria sulla panchina dell’Olimpia che gli ha regalato una buona fama in ambito nazionale. Cardozo da buon paraguayo ama un calcio intenso e poco rischioso e si affida al consueto 4-4-2 di fiducia sudamericano per far muovere una squadra dotata di tanti giocatori di gamba: a centrocampo la grande corsa dell’ex Flamengo Darío Bottinelli e di Antonio Rios permettono di recuperare il pallone nella metà campo offensiva mentre l’esperienza di Esquivel dà equilibrio al reparto.

La stella del Toluca è il peruviano Cueva, affettuosamente ribattezzato Cuevita. Reduce da una splendida Copa America l’esterno mancino è il vero motore della squadra in grado di dare ritmo in attacco e corsa in fase di ripiego; un calciatore imprescindibile per una squadra che non si ferma mai.

Il Toluca inoltre vanta anche un ottimo reparto offensivo dove il bomber rappresentativo è un centravanti di grande esperienza come Triverio, capocannoniere di Argentinos Juniors e Union con score impotanissimi, affiancato dal giovanissimo Ernesto Vega (’97) che con la sua ottima tecnica già ambisce alla nazionale tricolor.

Delle tre partite rimanenti ben due saranno giocate al Riega e le probabilità di qualificazione agli ottavi sono davvero altissime: Gremio e San Lorenzo dovranno cercare il miracolo per evitare l’eliminazione.

Una squadra di corsa, esperienza e sostanza: il messaggio lanciato in queste partite è chairo e adesso tutti hanno paura del Toluca.

Simone Gamberini

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