La Costa d’Avorio campione in carica non va oltre lo 0-0 contro un ostico Togo, che si è difeso molto bene non disdegnando qualche sortita offensiva, strappando un pareggio che vale oro soprattutto vista la differenza di qualità tra le due squadre.
Poche idee e tanta confusione per gli Elefanti – Una Costa d’Avorio troppo confusionaria non riesce a strappare i tre punti: i campioni in carica si fanno imbrigliare dal Togo, non riuscendo ad essere pericolosi nella metà campo avversaria. Apparso un po’ troppo timido Kessie da cui ci si aspettava oggettivamente di più e tutto il pacchetto offensivo che ha creato pochissime palle gol nitide andando a sbattere in più occasioni sul muro togolese. L’occasione più nitida della partita è capitata negli ultimissimi minuti di gara quando Aurier, sfruttando una libertà sicuramente esagerata in area di rigore, colpisce di testa mandando la palla a pochi centimetri dal secondo palo. Resta l’amaro in bocca per gli uomini allenati da Michel Dussuyer che sicuramente immaginavano un inizio migliore di torneo e che ora si trovano già a dover giocare una partita praticamente da dentro o fuori nella seconda giornata del gruppo c.
Un punto che vale oro – Serata molto positiva per gli Sparvieri agli ordini di mister Le Roy che bloccano la favorita alla vittoria finale sul pareggio dando un grande segnale anche a Marocco e Repubblica Democratica del Congo, il Togo c’è e venderà cara la pelle. Nel 4-4-2 brilla Gakpé che, arrangiato come terzino destro, compie una grande partita riuscendo a contenere in qualche modo le sfuriate ivoriane, spicca ulteriormente la sua prova se calcoliamo che nel Genoa gioca come esterno d’attacco. Una menzione speciale va fatta per Adebayor che, nonostante non giochi partite ufficiali da sei mesi, è apparso in una buonissima condizione atletica oltre all’essere un punto di riferimento importantissimo per i compagni. Un punto, quindi, che vale tantissimo per il Togo che ora guarda alla prossima partita con più autostima e con il desiderio di compiere un altro scherzetto inseguendo il sogno della qualificazione alla fase ad eliminazione diretta.