Il Telia Parken, principale stadio della città di Copenaghen, e casa del FC Copenaghen, si sta preparando per l’addio di Thomas Delaney, leader assoluto dei Loverne. Sabato alle 18.30 infatti, in occasione dell’impegnativa partita contro il Randers, il capitano dei bianco-blu sarà il protagonista assoluto di giornata. Tutto lo stadio canterà per il capitano, che dopo tanti successi, lascerà la squadra danese verso la Bundesliga: ha infatti firmato ormai da tempo, un contratto che lo legherà al Werder Brema a partire dal 1 gennaio 2017.
L’anomalo ragazzo danese, dalla folta chioma castana, derivante dalle sue origini statunitensi ed irlandesi, dovrà abbandonare proprio in uno dei momenti più importanti della storia del FC Copenaghen. In questa stagione, la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League non sembra così lontana: nell’ultima giornata del girone, guadagnare 2 o 3 punti sul Porto, significherebbe secondo posto, e mal che vada, l’Europa League è lì che aspetta. In un’intervista di qualche anno fa, Thomas si era detto entusiasta di essere riuscito insieme ai suoi compagni ad introdurre una sorta di calcio “europeo” nel calcio danese: uno stile di gioco che in pochi anni ha regalato moltissimi trofei al club. Lui, nato nel 1991, ovvero un anno prima della fondazione del FC Copenaghen, con questa maglia ha vinto 4 campionati danesi e 4 Coppe di Danimarca, un bottino davvero memorabile, che lo rende una delle più grandi leggende del club. La squadra di Stale Solbakken, norvegese, sarà sicuramente in grado di ovviare alla sua assenza, grazie ad un altro leader come Kvist ed a molti altri giovani centrocampisti derivanti dalle giovanili. Inutile negare tuttavia, la sensazione di mancanza che si avrà con l’addio di Delaney.
Lui, tifosissimo della squadra, e che è nato a meno di un chilometro dallo stadio, sarà chiamato ad aiutare un club come il Werder Brema, che ora come mai ha bisogno di vittorie. I bianco verdi di Germania, infatti, hanno toccato il fondo e hanno iniziato a scavare con buona lena. Nonostante nelle scorse stagioni abbiano rischiato parecchie volte di finire in 2. Bundesliga, anche quest’anno si ritrovano 16esimi, con soltanto 2 partite vinte nelle 12 giocate. Positivo tuttavia il fatto di aver tenuto un ottimo e richiestissimo giocatore come Zlatko Junuzovic, che con l’apporto difensivo di Delaney potrà scatenarsi nella creazione di situazioni pericolose, insieme al giovane Serge Gnabry, arrivato dall’Arsenal.
Thomas Delaney dovrà salutare dunque più di 7 anni della sua vita, nei quali è stato protagonista di una continua crescita, tecnica e caratteriale, che lo ha portato ad essere un vero dominatore del centrocampo. I tifosi, abituati a vedere crescere campioni per poi salutarli, non avranno di certo sentimenti negativi nei suoi confronti. La stessa cosa sta succedendo con Jorgensen, andato al Feyenoord, dove sta continuando a segnare come una macchina da gol: il suo addio non è stato visto dai come un tradimento. Anzi, al contrario, come un fattore positivo che dona lustro alla squadra della capitale danese.
Tra i tifosi, Thomas è amato e rispettato anche per il suo rapporto con gli ultras della squadra, la Sektion 12. Spesso autori di memorabili coreografie, ed in grado di infiammare la propria curva anche in una partitaccia di metà gennaio, hanno spesso avuto contatti diretti con Delaney. Il centrocampista infatti, è stato spesso visto indossare indumenti con il logo della tifoseria, ed in passato ha personalmente portato nelle mani dei capi ultras i numerosi trofei vinti. E’ per questo che sabato ci si aspetta un’infinita festa, per l’ultima partita al Parken di un leader silenzioso e rispettato. Come precedentemente anticipato, con una tifoseria così calda, ci aspetta uno spettacolo a con il quale i tifosi faranno fatica a non commuoversi.
Tutto il popolo del Copenaghen, dunque, si prepara ad essere orfano di Thomas Delaney, uno che in campo ha sempre dato tutto per la squadra, e che anche a 1000 km di distanza, resterà fedele sostenitore del club che ama. In attesa, perchè no, di un suo ritorno, si attendono aggiornamenti sulla sua esperienza a Brema, città che spera di tornare a vincere anche grazie al suo contributo.
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