Juventus, arrivano i primi fischi dopo il 2-2 con il Bologna. Thiago Motta scopre le prime difficoltà e qualche punta di insofferenza da parte dei tifosi. I bianconeri, sesti in classifica, con una partita in più rispetto alla Fiorentina, sono a quattro punti dalla zona Champions League e a – 7 dal primo posto. Abbastanza per mettere in discussione, al netto della serie impressionante di infortuni, la nuova gestione.
Juventus, quanti pareggi: i numeri spiegano
I detrattori sostengono che la Juve sia vittima della pervicacia del suo allenatore nell’imporre una osservanza pedissequa degli schemi, penalizzando l’istinto e talento dei calciatori. Al netto delle opinioni, i numeri: nove pareggi in quindici partite sono tantissimi, troppi per puntare a un campionato di vertice. Una serie impressionante di X che trovano una spiegazione nei numeri legati alle ultime giornate. Thiago Motta, costretto a ridisegnare la squadra dopo l’infortunio di Bremer, è in una situazione di stallo: privato del brasiliano, non potendo aggredire partita e avversario con una linea difensiva più alta, ha provato ad abbassare il baricentro e proporre un calcio più ragionato. La scelta si è tradotta in uno stallo messicano. La Juventus pratica un calcio palleggiato che difficilmente trova sbocco in verticale. Gli XG della stagione parlano chiaro: 1,4 per gol realizzati e 1,2 per reti potenzialmente subite. Non è un caso, dunque, che il pareggio è un risultato che si presenta così spesso: quella di Thiago Motta è una squadra che, per struttura e proposta di gioco, fatica a vincere ma difficilmente perde.
Thiago Motta una squadra rivedibile
Nel complesso della valutazione, pesano anche alcune errori di valutazione sul mercato. Nel ricominciare da capo, la Juventus si è persa qualcosa per strada in fase di costruzione. Non ha una punta in grado di sostituire Vlahovic, che fra l’altro non sembra l’attaccante ideale per il gioco di Thiago Motta, ha una serie di soluzioni abbondanti quando contraddittorie. Luiz si è infortunato, ma comunque non trovava spazio neanche prima di fermarsi ai box. Nico Gonzales è spesso ai box, in linea con il passato clinico delle ultime stagioni, esattamente come Milik. Con queste premesse resta da capire quali possano essere i margini di miglioramento della squadra. Molto se non tutto dipenderà dall’andamento del campionato. Allo status quo, quattro squadre viaggiano sulla media di 2 punti a partita, mai accaduto sinora. Lecito pensare che se questa squadra riuscirà a non farsi staccare, il ritmo da “passista” possa essere premiante per rientrare nel gruppo. Poi però servirà comunque accelerare.