L’Ajax continua a cambiare, soprattutto a due settimane dall’inizio dell’Eredivisie: Ten Hag lavora sulla difesa e dopo Pierie, Lisandro Martinez e Marin si unisce al reparto anche Edson Alvarez. Il ragazzo giunge dal Club America all’età di 21 anni, pronto ad impressionare anche in Europa. Il tecnico completa la retroguardia a difesa di Onana per poter competere su tre fronti e riproporre una cavalcata trionfante in Champions League.
Edson Alvarez nasce a Tlalnepantla de Baz, in Messico, nel 1997 e inizia la sua carriera calcistica con il Club America, crescendo nelle giovanili fino ad esordire in prima squadra. L’esordio con la maglia della compagine messicana avviene nella stagione 2016-2017 a soli 19 anni per un totale di 21 presenze e due realizzazioni. L’ottima annata convince definitivamente l’allenatore che decide di non toglierlo più dallo schieramento iniziale.
Proseguirà strappando consensi anche ai tifosi più critici diventando presto un vero e proprio punto di riferimento per tutta la rosa. L’anno successivo viene impiegato per ben 31 volte mentre, nell’ultima stagione, le apparizioni sono 34 con ben 3 centri all’attivo. Alvarez si guadagna anche la possibilità di vestire la maglia della nazionale strappando un bronzo nella Gold Cup nel 2017 e vincendo la più recente, appena conclusasi con la vittoria contro gli Usa.
Alvarez nasce come difensore centrale, ma viene impiegato spesso anche come mediano davanti alla difesa per dare più copertura al reparto. Nell’ultima Gold Cup, con il Messico, viene spesso schierato in questo ruolo dove si trova completamente a suo agio, ripiegando per trasformarsi nel 3° centrale di difesa. La sua dote maggiore è l’interdizione con un tempo perfetto di intervento che blocca con facilità le ripartenze avversarie: sia in scivolata che di fisico, il ragazzo si fa valere contro ogni avversario, strappando la sfera anche ai piedi più educati e avvezzi al dribbling. Un difetto? Quello di partite, spesso, a testa bassa rischiando di sbilanciare troppo la squadra, rendendola vulnerabile ai contropiedi. Fortunatamente, nell’ultimo anno, ha lavorato molto su questo istinto che ricordava Lucio ai tempi dell’Inter e della nazionale brasiliana. Il difensore ha il vizio del gol, con un destro non impeccabile ma che sa rimanere freddo davanti alla porta: è dotato di un buon colpo di testa che può essere letale da calcio piazzato.
All’Ajax arriva per 15 milioni di euro e con 5 anni di contratto: Ten Hag ha l’imbarazzo della scelta per il suo 4-3-3. Alvarez può essere un’ottima spalla per Blind o Pierie nella posizione di centrale, contando anche la presenza di Marin e Lisandro Martinez. I 4 si potranno alternare nelle tre competizioni nelle quali l’Ajax vorrà essere protagonista. Con la partenza di F. de Jong, non è esclusa una sua presenza anche come mediano con Schone e Van de Beek pronti a fare gli interni al suo fianco: non è da scartare la possibilità di dare ricambio proprio al danese, non più giovanissimo e desideroso di essere centellinato per quelle che saranno le gare fondamentali della stagione.
Ten Hag abbraccia un rinforzo duttile in una zona del campo dove sbagliare può essere letale: difensore o mediano, Alvarez giunge all’Ajax con tutti gli onori del caso e con l’arduo compito di imporsi in una rosa già rodata e che ha incantato sia in Olanda che in Europa.
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