Primo squillo di rilievo nel mercato dello Swansea; il club gallese ha infatti perfezionato l’arrivo in prestito dal Chelsea di Tammy Abraham, attaccante classe 1997. I Blues hanno fatto firmare al giovane talento un contratto di 5 anni prima di mandarlo a farsi le ossa nella formazione allenata da Paul Clement.
Kevin Oghenetega Tamaraebi Bakumo–Abraham è il nome completo del talento nato il 2 ottobre 1997 nel quartiere londinese di Camberwell da madre inglese e padre nigeriano. Abraham già all’età di 7 anni entra a far parte delle giovanili del Chelsea dove segue tutta la trafila fino al tanto atteso esordio in prima squadra che avviene il 16 maggio 2016 contro il Liverpool entrando dalla panchina nel finale di partita. Alla fine di quella stagione, il club di Roman Abramovich decide di mandarlo a giocare lontano da Stamford Bridge per consentirgli di proseguire il suo percorso di crescita. Abraham finisce così al Bristol City formazione che milita nella Championship, e la scelta si rivela più che indovinata per Tammy che mette a segno la bellezza di 23 goal in campionato e 3 nelle coppe, aiutando la squadra a conseguire la salvezza. Oltre al notevole bottino di reti, Abraham entra nella storia della Championship riuscendo ad arrivare a quota 16 marcature prima del compimento del ventesimo anno d’età. Anche con la nazionale inglese Abraham si fa notare giocando nell’Under 18, 19 e 21. Proprio con quest’ultima ha disputato gli ultimi europei di categoria in Polonia chiudendo la manifestazione con 4 presenze e un goal in semifinale contro la Germania che eliminerà poi l’Inghilterra e si aggiudicherà la rassegna continentale battendo la Spagna.
Tammy Abraham è un attaccante moderno e anche se nasce prevalentemente come centravanti puro è in grado di giocare come attaccante esterno su entrambe le fasce meglio se in un 4-3-3. Nello Swansea la presenza salda in mezzo all’area di Fernando Llorente farebbe presupporre un impiego sull’esterno di Abraham, limitandone forse l’efficacia in zona goal. Sarà interessante vedere se il ragazzino riuscirà ad avere in Premier League lo stesso impatto avuto nel primo anno di Championship, e a quel punto toccherà a Clement trovargli la collocazione giusta.