Wojciech Szczesny al Barcellona si farà ma la trattativa ha rischiato di diventare un vero e proprio caso. A Barcellona si sono divisi sull’ingaggio dell’ex portiere di Roma e Juventus che aveva annunciato, salvo cambiare idea, l’addio. Flick, dopo l’infortunio di Ter Stegen, lo ha voluto prima di subito. E deve ringraziare Lewandowski
Questione tecnica ed economica
La filosofia del Barcellona è sempre stata molto chiara: non cercare altrove, se si ha in casa. La “Masia”, in questo senso, è una garanzia che solleva una questione tecnica ed economica. Con tutto il rispetto per Szczesny, Deco aveva fiducia nei due portieri: Astralaga e l’americano Kochen. Il tecnico Hansi Flick ha però mostrato in commissione sportiva le sue preferenze per il polacco. Il tedesco preferisce Szczesny a Keylor Navas, che la scorsa stagione ha giocato appena sei partite. Alla riunione della commissione sportiva, tra l’altro, c’era un ospite speciale, Ramón de la Fuente, preparatore dei portieri e unico sopravvissuto dei precedenti staff tecnici, che ha uno stretto rapporto con Ter Stegen e ha espresso la sua opinione in merito dando l’ok all’operazione Szczesny. Al di là dei Pirenei sostengono che dietro questa decisione pesi anche il fattore Lewandowski.
Vi sono però una serie di incognite che avevano spinto il Barcellona a premere sul pedale del freno. Il primo punto interrogativo è legato all’incognita sull’integrità fisica del portiere polacco. Szczesny ha giocato la sua ultima partita il 25 giugno e non si è praticamente allenato negli ultimi tre mesi. Altro problema: il Barça rimarrà senza la wild card di gennaio, quando il mercato e il ventaglio di scelta sarebbe stato molto più ampio. E infine c’è l’esborso economico ceh fa sorridere la Juventus. Il club bianconero ha accettato di rescindere il contratto del polacco a condizione che non parta per nessun’altra squadra nei mesi successivi, pena il pagamento di una sanzione .
Sommando le incognite, risultano opinioni contrastanti. C’è chi pensa che non si possa aspettare perché nei prossimi tre mesi si giocherà tantissimo e per tutte le competizioni e in questo lasso di tempo c’è il rischio di perdere già la possibilità di tornare a vincere con largo anticipo. Chi ha una visione più ampia invece ritiene che la vera sfida del club sia invece quella di andare con maggiore calma alla ricerca di un portiere di altissimo livello e già pronto, in modo che, dal prossimo anno, possa sostituire Ter Stegen, il cui rendimento dopo l’operazione al tendine rotuleo potrebbe rivelarsi un’incognita .
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