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Swedish Fields, ep. 8: gran finale con la Friends Arena

Ogni storia ha un inizio e, purtroppo, anche una fine. Scherzi a parte, si conclude oggi il nostro viaggetto per la Svezia negli stadi di Allsvenskan: “Swedish Fields” chiude i battenti. Vi abbiamo portato per i 15 stadi, anzi 14 perché oggi tocca all’ultimo. Ed è un gran finale, un po’ come quei fuochi d’artificio che a fine spettacolo vi salutano dandovi l’arrivederci ma allo stesso tempo vi concedono un ultimissimo momento di gioia allo stato puro. Avete presente quell’espressione, quando vi pietrificate davanti a qualcosa quasi a voler dilatare il tempo? Ecco, più o meno è questo. Scherzi a parte (di nuovo), speriamo di avervi coinvolto in queste brevissime tappe.

  • Il 23 maggio è iniziato tutto: la prima puntata ci ha aperto le porte di Tunavallen e Tele2 Arena.
  • Il 30 maggio ci siamo recati nella Borås Arena e nella Norrporten Arena.
  • Il 6 giugno è toccato a Bravida Arena e Stadsparksvallen.
  • Il 13 giugno abbiamo visitato Behrn Arena e Gamla Ullevi.
  • Il 20 giugno siamo entrati nell’Östgötaporten e nell’Örjans Vall.
  • Il 27 giugno è stato il turno di Studenternas e Guldfågeln Arena.
  • Il 4 luglio, infine, ci siamo dedicati a Jämtkraft Arena e Swedbank Stadion.

Questo è il commiato. Il concetto di fondo è che la Svezia è pienissima di ottimi stadi, che rivestono un’importanza decisiva nel far sì che l’Allsvenskan sia il campionato migliore del Nord Europa (non lo dico io, qui trovate tutto). Ma non sono qui per parlare di questo. Oggi tocca a…

FRIENDS ARENA – Stoccolma (Aek)

Era il 1 aprile 2006, quando la Federcalcio svedese ne annunciò l’inizio del lavori (cominciati nel mese di maggio). Altresì conosciuta col nome di Nationalarenan (qui gioca la nazionale svedese), occupa spesso e volentieri vari concerti: ci troviamo nella municipalità di Solna, Stoccolma, più precisamente nella Pyramidvägen 2 D. Tra gli stati nordici la Friends Arena è il più grande ed importante, mentre a livello europeo è il terzo impianto indoor. Qui gioca le partite casalinghe l’AIK, che dal 2013 ha salutato il vecchio Råsundastadion per dare il benvenuto a questo gigante metallico costato 2,8 miliardi di corone (siamo sui 320 milioni di euro…): inizialmente il progetto prevedeva la ristrutturazione del Råsunda, ma fu poi deciso per comodità di costruire un nuovo stadio a circa un chilometro di distanza. E vale la pena ricordare poi la partita in cui la Friends Arena ha ufficialmente  aperto i battenti: ricordate uno Svezia-Inghilterra, finito 4-2, il 14 novembre 2012, in cui un tale Zlatan Ibrahimovic distrusse da solo i Tre Leoni con un poker? Bene, eccolo qui, in telecronaca inglese: vi ricordo che l’ultima rete (leggendaria) è quella che gli valse il Puskas. Formalmente, però, l’inaugurazione avvenne il 27 ottobre 2012 con questo concertone di vari artisti svedesi tra i quali Icona Pop. Ps: ha ospitato la finale di Europa League 2017, di cui ho scritto qui.

Predecessore – E’ il nostalgico Råsundastadion, come detto: pullulo di storia e teatro di mille battaglie, è stato demolito e al suo posto ora si trovano abitazioni ed uffici. Tra l’altro, essendo stato sede della finale mondiale 1958 tra Svezia e Brasile, la gara d’addio del vecchio impianto è stata proprio un nuovo Svezia-Brasile: finì 0-3 con gol di Damiao e doppietta di Pato negli ultimi dieci minuti. L’ultima rete nella storia dello stadio è quella segnata da Edinson Cavani al 94′ del 22 novembre 2012, in occasione dell’Europa League. Pochi giorni dopo migliaia di svedesi si recarono in cerca di qualche ricordo come seggiolini o zolle d’erba, anche se di fatto il Råsunda non è stato completamente demolito (resta la torre in vetro, magra consolazione ma pur sempre un cimelio).

Luogo – Il distretto preciso in cui ci troviamo è l’Arenastaden, quartiere pittoresco che circonda l’Arena: nelle vicinanze ci sono il centro commerciale più grande della Scandinavia (224 negozi e ristoranti), un hotel ben fornito (400 camere), due ristoranti, una miriade di uffici, decine di sale congressi, circa 2000 appartamenti, infine un bellissimo sky bar con vista su tutta Stoccolma (e di notte è uno spettacolo). Entro il 2022, poi, alla zona già esistente verrà aggiunta la stazione della metropolitana chiamata Arenastaden anch’essa. Curioso, infine come il meridiano 18 tagli proprio la Friends Arena.

Struttura – La prima cosa che colpisce è il tetto retrattile, apribile o chiudibile in solo 20 minuti, che trasforma la pancia dello stadio in una gigantesca sala da musica o campo da calcio indoor: costruito in acciaio ad alta resistenza dalla fabbricante olandese Hollandia BV, pesa il 23% in meno, ha fatto risparmiare intorno ai 20 milioni di corone (2 milioni di euro) e lavora in coppia con un sistema d’aria condizionata. Tre livelli di gradinate circondano il campo, protette dal tetto che offre un clima buono per tutto l’anno. Normale, del resto la Friends Arena è stata progettata per adattarsi ad ogni tipo di evento e pertanto il fondo è predisposto per erba, ghiaia o ghiaccio. Impianto classificato nella categoria 4 dalla Uefa, è nato dalla mente di Arkitekterna Krook & Tjäder, Berg Arkitektkontor e Krook & Capercaillie. La capienza parla chiaro: 65 mila per i concerti, 50 mila per le partite di calcio. A livello di presenze, se per quanto concerne i concerti il record spetta a Bruce Springsteen (vedi alla voce “utilizzo”), considerando solo partite di calcio torniamo al 14 novembre 2012. Detto in altri termini, 49967 persone hanno assistito al poker di Ibra.

Denominazione – I diritti sul nome dello stadio sono stati acquistati dalla Swedbank, lo stesso ente che sponsorizza lo Stadion del Malmoe, per 153 milioni di corone (17,5 di euro) fino al 2023. E sebbene la scelta più logica prevedesse come denominazione “Swedbank Arena“, la scelta della banca è andata verso l’attuale Friends Arena. E così, dal 28 marzo 2012, si sapeva che il nuovo stadio avrebbe preso nome dall’omonima organizzazione no-profit impegnata nella lotta al bullismo nelle scuole.

Polemiche – Punto uno: i costi dovevano essere di 1,9 miliardi di corone e si sono trovati a lievitare fino a 2,3.Punto tre: la Friends Arena non è mai stata realmente gradita dall’AIK che più volte ha minacciato di costruirsi un suo stadio di proprietà. Punto due, la gestione: l’ente che ha finanziato la costruzione dello stadio è variegatissimo. Per il 33,3% c’è lo zampino della Federcalcio svedese, il 22,8% è della società immobiliare Fabege, il 17,2% è toccato all’impresa di costruzioni Peab, il 10% all’ente Jernhusen che gestisce da proprietario la stazione di Stoccolma, infine il 16,7% alla municipalità di Solna. E non è che le decisioni vadano propriamente prese di comune accordo. Punto tre: l’ex sindaco Sune Reinhold era stato immischiato nella faccenda sulla Friends Arena e ne è uscito condannato per corruzione e attualmente in libertà vigilata. Non proprio rassicurante, insomma.

Utilizzo – Non solo i match casalinghi dell’AIK ma anche: finale di Svenska Cupen, il Campionato Svedese di bandy, il Gran Premio scandinavo su pista FIM e le qualificazioni svedesi per l’Eurovision. Tra i tantissimi concerti, ci sono i Kiss, gli AC/DC, gli One Direction, gli Iron Maiden e Bruce Springsteen: proprio l’artista americano aveva fatto registrare il record di sempre per quanto riguarda la presenza di pubblico (56840 persone). Ariana Grande si è esibita qui in occasione del suo ultimo tour, l’8 maggio 2017, mentre anche gli idoli di casa degli Swedish House Mafia hanno scelto la Friends Arena per la tappa in patria del loro One Last Tour. Il 22, 23 e 24 novembre 2012, Stoccolma si è unita per l’ultimo saluto alla band: rispettivamente 35 mila, 40 mila e 40 mila i biglietti staccati.

 

Matteo Albanese

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