Categories: Calcio

Swedish Fields, ep. 6: Studenternas, Guldfågeln Arena

Siamo arrivati a quota sei. Ci avviciniamo alla fine, ma contro la nostalgia urlo al vento che il meglio deve ancora venire. Rieccoci, al consueto appuntamento con “Swedish Fields”, la serie esclusiva di Footbola che vi accompagna per la magnifica Svezia in giro per i vari stadi che compongono il puzzle di Allsvenskan. Lo saprete già a memoria ma lo ripeto ancora per coloro che si siano collegati solo ora: passeremo in rassegna tutti i 15 stadi di massima divisione, a due a due e con una puntata speciale, l’ultima, dedicata alla Friends Arena: ad ognuno verrà dedicato un paragrafo, preceduto da una frase in corsivo (che in poche parole tenta di riassumere la quintessenza della struttura presa in esame), seguito da tre foto che reputo le più significative. La scorsa settimana eravamo a Norrköping, nel Parken, poi ci siamo spostati nell’incantevole Halmstad all’interno dell’Örjans Vall. Se martedì scorso avevo attirato al vostra attenzione, certamente vi riuscirò anche oggi: pronti per il nostro tour ad Uppsala e Kalmar? E come al solito, bra läsning!

STUDENTERNAS IDROTTSPLATS- Uppsala (Sirius)

Ultimi match, poi il congedo. Entriamo nella casa dell’IK Sirius, rivelazione di quest’Allsvenskan. Siamo ad Uppsala, quarta città svedese per popolazione e cuore dello Svealand, dunque ci troviamo di circa 70 km a nord rispetto a Stoccolma. Lo Studenternas Idrottsplats, altresì abbreviato con Sutenternas IP, è dove i nerazzurri giocano tra mura amiche: tendenzialmente può contenere 6300 spettatori per il calcio e 8000 per il bandy (uno sport su ghiaccio), ma la finale 2010 di quest’ultima competizione ha visto 25560 presenti. Non chiedetemi come. Resta il fatto che la “Studan“, come viene affettuosamente chiamata, sia nata nel 1909 e dunque due anni dopo la fondazione della società che principalmente se ne serve. La posizione è strategica: sulla sponda occidentale del Fyrisån, il fiume che bagna Uppsala, ma anche ad un tiro di schioppo dalla stazione centrale e vicinissima al parco cittadino. Ma udite udite, l’attuale impianto sarà progressivamente demolito a partire dall’estate 2017: un nuovo stadio vedrà la luce e sarà inaugurato nel 2020. Certamente più moderno, avrà 10mila posti a sedere (ma ad esempio in caso di concerti si potrebbe toccare quota 15mila). E tra i motivi che hanno spinto ad una costruzione ex novo di un altro c’è anche il fatto che la pista d’atletica non verrà riproposta, siccome l’Uppsala IF e le altre società avranno nuove strutture dedicate nel quartiere di Gränby. Ultimissimo assaggio di Allsvenskan per lo Studan, dunque, per il Sirius alla quarta presenza di sempre in massima serie (1969, 1973 e 1974). Ma tenete presente che i nerazzurri continueranno a giocarvi, siccome il progetto (approvato nel 2015) prevede dei lavori graduali. E in ultimo luogo, dal 2013 le finali di bandy si tengono alla Friends Arena: così, giusto per dirvelo.

GULDFÅGELN ARENA – Kalmar (Kalmar)

Un gigantesco rubino cullato dal Baltico. Se c’è un lato di Kalmar sul quale non ho insistito eccessivamente nel long form che ho dedicato alla zona principale dello Småland, è forse quello relativo alla Guldfågeln Arena. Colosso a cui l’azienda di prodotti gastronomici (prevalentemente pollo e volatili) ha dato il nome, è lo stadio in sui il FF scende in campo davanti al proprio pubblico. Nel pezzo sopracitato lo descrissi come un gigantesco rubino incastonato quasi nell’anello di una città bellissima e affascinante: non mi discosto molto, perchè di notte si tramuta in una gigantesca luce soffusa di rosso, che illumina una perla cullata dalle dolci onde del Baltico. Siamo nella zona nord-ovest di Kalmar, Bilen, dove l’Arena è stata inaugurata il 15 marzo 2011 sul terreno che era di una fabbrica Volvo. Può contenere 14000 spettatori, mentre il costo si sarebbe aggirato intorno ai 50 milioni di corone svedesi (29 di euro): il progetto presentato dalla Tengbom sarebbe stato finanziato da tre enti, ossia la Municipalità di Kalmar, il FF e la compagnia immobiliare Sveafastigheter. I rossi ne hanno fatto la loro casa sostituendo in tal modo il loro precedente impianto (il Fredriksskans), ma ritrovandosi per le mani un centro polifunzionale. Non solo il campo, in erba naturale, ma anche varie facilities e tre campi (due naturali, uno in sintetico) che verranno utilizzati per le sessioni d’allenamento. La lista potrebbe continuare: un pub, un ristorante, una business lounge, vari chioschi, una sala conferenze, negozi, spazi per vendita souvenir, gli uffici del Kalmar FF, una sala multimediale, e ancora lavanderia, palestra, vano medico, sale fisioterapiche, spogliatoi, segreteria, eccetera. Del resto, mica la classe 4 UEFA viene concessa al primo stadio che passa: l’unica cosa che cambia in qualche occasione è il nome, a causa delle ferree regole FIFA in materia si sponsorizzazione. Ma non è un problema: anziché Guldfågeln (che il 4 giugno del 2010 acquisì diritti di sponsorizzazione e denominazione fino al 2017), nelle partite internazionali la si chiama Kalmar Arena. Non cambia la sostanza: sempre 400 sono le tonnellate d’acciaio impiegate, sempre 4000 i metri cubi di calcestruzzo gettato, sempre si tratta di un bellissimo prefabbricato. E, dulcis in fundo, c’è sempre quella facciata mozzafiato: struttura in policarbonato, ricorda molto quella dell’Allianz Arena bavarese e può anche cambiare colore. Ma che c’è di meglio di un bel rosso fuoco, colore della passione e del Kalmar FF?

Matteo Albanese

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