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Swansea: Guidolin, un curriculum tutto da leggere !

Ashley Williams, difensore centrale e capitano dello Swansea, è stato il protagonista di una vicenda particolare. Il giocatore ha detto in un’intervista, che non sapeva chi fosse Francesco Guidolin e che quando i dirigenti del club gli hanno comunicato che era diventato il suo nuovo allenatore, lui lo ha cercato su Google; ma ha anche aggiunto che si fida della dirigenza ed è pronto a dare il massimo per farlo integrare al più presto e per ottenere buoni risultati. Come Williams così molti giocatori della rosa non erano a conoscienza del curriculum del loro nuovo allenatore, perciò ora proviamo a riassumerlo anche per loro.

Curriculum di Guidolin

Dopo aver giocato in Verona, Sambeneddese, Bologna, Pistoiese e Venezia come centrocampista, ha iniziato ad allenare a soli 31 anni nel 1986, da allora si è tolto diverse soddisfazioni, come la qualificazione in semifinale di coppa delle coppe col vicenza e la vittoria della Coppa Italia. Al momento inoltre è il settimo allenatore per presenze in serie A.                                                            La stagione 1992-93 è quella della svolta, con il Ravenna ottiene la promozione in Serie B e l’Atalanta decide di puntare su di lui per l’anno successivo. A Bergamo però ha la possibilità di allenare nella massima serie soltanto per 10 giornate, poi viene esonerato.       Passa poi al Vicenza dove con un terzo posto al suo primo anno, raggiunge la Serie A, riportandovici i berici dopo 16 anni. Dopo altri 3 anni in Veneto, si trasferisce ad Udine per un anno, dove chiude col sesto posto. La tappa successiva del viaggio di Guidolin è Bologna, ma è a Palermo dove ottiene la definitiva consacrazione. Subentrando nel 2006-07 vince subito il campionato cadetto; il sesto posto del 2007-08, fa capire a tutti il suo potenziale, perchè inizia a variare dal suo 4-4-2 ‘sacchiano’ e si intuiscono le sue abilità come ‘plasmatore’ di talenti.                                                                                                                                                                              A questo punto della carriera arriva l’esperienza all’estero a Montecarlo, ci resta solamente un anno, prima di ritornare in Italia, al Palermo per una stagione e mezzo, poi esonerato dal vulcanico presidente, Zamparini. Passa al Parma di nuovo in Serie B, nuovamente arriva una promozione, stavolta continua ancora per una stagione con i crociati. La svolta avviene con il ritorno all’Udinese nel 2010. In Friuli vive 4 stagioni piene di successi e traguardi impensabili, per ben due volte raggiunge la Champions League, e una volta l’Europa League. I risultati sono stati straordinari perchè a ogni sessione di mercato, la famiglia Pozzo vendeva i giocatori più redditizi e forniva giocatori giovani al mister.

 

Nel 2014 decide di smettere di allenare e assume a carica di supervisore tecnino del club friulano; si aspettava una chiamata da un top club o dalla nazionale, perchè riteneva di averla meritata con i fatti, ma non arrivò.                                    Quando ormai in pochi facevano il suo nome come possibile sostituto in panchine a rischio, spunta l’offerta dello Swansea e Guidolin non si fa sfuggire l’occasione e intraprende una nuova avventura in Premier League, definita da lui stesso come ” Il campionato dove sognavo di allenare, il migliore al mondo” .                           

La squadra gallese è a un punto dalla zona retrocessione, l’obiettivo palese è la salvezza, ma per conseguirlo forse sarebbero utili degli innesti sul mercato. L’attacco con Gomis, Ayew, Eder, Montero e Sigourdsson è il reparto su cui dovrà lavorare maggiormente, perchè i nomi non sono così male, ma i 20 gol fatti in 22 partite, per la Premier, sono davvero pochissimi. Registrare dei movimenti di reparto e velocizzare la manovra saranno delle cose su cui si soffermerà il mister, ma probabilmente ottenendo punti importanti nelle prossime uscite, potrà farlo con più calma. Il ruolo da manager lo intriga molto e per certi versi lo ha già ricoperto a Udine, tutto sta adesso nel raggiungere i traguardi prefissati.

 

Giacomo Manini

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