Dopo mesi di scommesse perse sul mercato, lo Swansea è finalmente riuscito a trovare un punto di partenza per la corsa alla salvezza. Carlos Carvalhal, ex tecnico dello Sheffield Wednesday, è arrivato per la prima volta in un top five campionato europeo dopo aver vagato per Portogallo e Turchia per gran parte della propria carriera. Dal 28 dicembre in 11 partite giocate ha subito soltanto una sconfitta in tutte le competizioni, contro il Tottenham in Premier League. E proprio con gli Spurs detiene un piccolo primato: è l’unica squadra di Premier a non aver mai perso nelle ultime cinque partite.
Pensare a numeri del genere soltanto due mesi fa era impossibile. La squadra sotto la gestione Paul Clement era all’ultimo posto e sembrava spacciata, con un bilancio di 13 punti in 20 partite. Con l’arrivo del portoghese in panchina i numeri si sono ribaltati: 14 punti in 7 partite, con vittorie prestigiose contro Liverpool e Arsenal, fino a raggiungere la zona salvezza. 9 i gol segnati contro gli 11 della gestione precedente. Tutti i numeri sono a favore di Carvalhal, che ha sfruttato al meglio il salto in avanti. Da scommessa, da underdog.
La scelta aveva destato sorpresa, soprattutto perché soltanto pochi giorni prima Tony Pulis, il never relegated manager, si era accasato al Middlesbrough in Championship. Sembrava un’occasione persa per lo Swansea, che ha comunque trovato il modo di uscirne al meglio. A modo proprio, affidando la panchina a un manager esordiente in Premier League. Era già successo con Laudrup, Guidolin, Monk, Bradley (l’unica vera delusione) e lo stesso Clement.
Carvalhal ha dimostrato prima di tutto intelligenza e pragmatismo. Le sue scelte tattiche sono sempre state elementari, ha cercato di non complicare le cose. Ha puntato all’obiettivo, a raccogliere punti prima che imporre idee, sfruttando il materiale a propria disposizione. Ed è stata questa la chiave che ha permesso allo Swansea di risalire la classifica fino a uscire dalla red zone. Una nuova mentalità, una ventata d’aria fresca di cui l’ambiente aveva bisogno dopo le sperimentazioni un po’ troppo aggressive di Clement nella prima parte di stagione.
Al momento lo Swansea è ancora in piena lotta per non retrocedere e probabilmente per rimanere in Premier League avrà anche bisogno che le – poche – individualità a disposizione salgano di livello. Su tutte Luciano Narsingh, Leroy Fer e Renato Sanches, acquisti che hanno sempre reso sotto le aspettative. L’infortunio di Bony e l’acquisto di André Ayew, tornato a Swansea per affiancare il fratello Jordan, finora capocannoniere stagionale degli Swans, sono le due variabili di gennaio a cui Carvalhal dovrà far fronte. Ma se utilizzerà gli stessi metodi visti finora in Galles si potrà mantenere una relativa serenità. Anche se saranno altre due scommesse, necessariamente da vincere.
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