×

Svolta nel mondo del calcio: cambia l’utilizzo del VAR. Ecco in che modo

Il VAR torna a far discutere, ma questa volta per un’innovazione che potrebbe far felici molte squadre. Vediamo di cosa si tratta

Tanto amato quanto odiato, il VAR (Video Assistant Referee) è un tipo di tecnologia che ormai è diventata parte fondamentale del calcio ad alti livelli. Quasi tutti i campionati del mondo, infatti, hanno adottato questo strumento per cercare di limitare gli errori commessi dall’arbitro e avere sempre meno partite condizionate da episodi dubbi, ma non sempre le cose sono andate per il verso giusto. Per questo motivo l’IFAB – l’ente che dispone in maniera esclusiva sui cambi regolamentari nel calcio – sta pensando di andare incontro alle richieste dei club e introdurre una novità che cambierà ulteriormente questo sport. Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando.

Via libera all’ultima innovazione per il VAR: svolta storica in arrivo

L’IFAB ha approvato l’estensione del “VAR a chiamata” ai campionati professionistici, dopo i risultati positivi ottenuti durante la sperimentazione effettuata ai recenti Mondiali femminili Under 17 in Repubblica Dominicana, che si sono conclusi all’inizio di novembre. Si tratta di una versione “low cost”, poiché sarà utilizzato solo nelle competizioni che non dispongono del VAR tradizionale, ossia in quelle dove sono presenti una o poche telecamere. Potremmo vederlo presto anche in Italia, dato che lo scorso ottobre la FIGC ha inviato una richiesta formale all’International Football Association Board per poter utilizzare il VAR a chiamata nei tornei giovanili e in Serie C, che rientrano nelle categorie di competizioni previste dall’IFAB.

VAR a chiamata
VAR a chiamata | Pixabay @MihailDechev – Footbola

 

Come funziona

Il sistema, denominato “Football Video Support” (FVS), funzionerà in questo modo: verrà utilizzato un solo monitor a bordo campo, che mostrerà le immagini disponibili, provenienti dalle poche telecamere presenti nell’impianto dove si disputeranno le partite, per l’esclusivo utilizzo dell’arbitro, dopo che l’allenatore di una delle due squadre avrà richiesto una revisione video per un’azione controversa. Nel protocollo del FVS, gli allenatori hanno diritto a due richieste per contestare le decisioni arbitrali. A questo punto, il direttore di gara esaminerà le immagini su un monitor a bordo campo, con il supporto di un tecnico video. Se il “challenge” avrà successo, non verrà conteggiato tra le richieste residue a disposizione di ciascun allenatore.

Per quanto riguarda l’introduzione del sistema, David Elleray, direttore tecnico dell’IFAB ed ex arbitro della Premier League, ha spiegato: “Questo sistema è pensato principalmente per le competizioni in cui sono disponibili da una a quattro telecamere. Pertanto, potrebbe essere utile anche per la League One e la League Two” (rispettivamente la terza e quarta serie del campionato inglese). “È importante sottolineare che deve esserci una chiarezza evidente: quando si ha una sola telecamera, la decisione di modificare il verdetto deve essere abbastanza evidente”. Elleray ha aggiunto: “Sarà introdotto nei Paesi più piccoli o nelle leghe inferiori dei Paesi più grandi. La FIFA ha già testato il sistema, ha dato ottimi risultati e ora esploreremo altre possibili applicazioni, probabilmente già per la prossima stagione”.

L’adozione di questo “VAR economico”, quindi, permetterà finalmente di introdurre la tecnologia anche nei Paesi con risorse limitate e nelle competizioni di livello inferiore dei Paesi più sviluppati.

Change privacy settings