Il Consiglio Federale della FIGC, nella giornata di ieri, ha votato per modificare la regola sul tesseramento degli atleti extracomunitari in Serie A: ecco come cambierà
A partire da questa estate, i club della nostra Serie A avranno una sorpresa che modificherà le loro strategie di mercato: nella giornata di ieri, il Consiglio Federale della FIGC, ha approvato una sostanziale modifica al regolamento per il tesseramento dei calciatori extracomunitari. Questa modifica mira ad allentare le regole, fino a questo momento ritenute troppo stringenti, per permettere ai club di avere una maggiore flessibilità sul mercato. Ma vediamo esattamente in cosa consiste la nuova regola.
Secondo la legge Bossi-Fini del 30 giugno 2002 relativa all’immigrazione, fino ad oggi i club di Serie A potevano acquistare fino a un massimo di due extracomunitari a stagione, ma uno dei due, per essere tesserato dal club, aveva l’obbligo di sostituire un extracomunitario già presente in squadra. Per essere più precisi, le squadre con più di due extracomunitari definitivi alla fine di una stagione potevano aggiungerne massimo altri due dall’estero nella stagione successiva, a condizione che uno rispettasse criteri legati alle presenze in nazionale e l’altro sostituisse un extracomunitario in uscita, ovvero ceduto all’estero, svincolato o che avesse ottenuto il passaporto comunitario nei primi mesi dell’anno corrente.
Questa legge, però, è stata cambiata nella giornata di ieri dal Consiglio Federale della FIGC. Secondo il nuovo regolamento, infatti, ogni squadra potrà iscrivere due giocatori extracomunitari senza doverne sostituire uno già presente. Gli slot, però, non cambiano: rimangono due per ogni squadra.
La regola cambierà a partire dalla stagione 2024/2025, e aprirà nuove possibilità di mercato per i club.
Ad annunciare l’introduzione è stato Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, il quale ha dichiarato: “Abbiamo smussato gli ultimi angoli e approvato questa norma attesa da tantissimi anni. È un successo che noi riteniamo di condividere ma che deve essere ascritto in maniera decisa alla disponibilità dell’Aic”. Il presidente ha poi continuato: “L’Italia aveva questo limite di due con uno in sostituzione, mentre in Francia è quattro, in Germania non c’è, in Spagna è tre e non parlo neanche della Premier che è uscita dall’Unione Europea. Ringrazio in particolare l’Assocalciatori che ha compreso quest’esigenza mostrando un’apertura, lavoreremo insieme sulla formazione dei giovani e la tutela dei vivai”.
Anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è apparso molto soddisfatto della nuova regola, anche se ha voluto porre l’attenzione sul lavoro ancora da fare per arrivare allo stesso livello delle federazioni degli altri Paesi di tutto il mondo. Il numero 1 della FIGC ha, infatti, dichiarato: “Ormai è in atto un processo di globalizzazione. L’Italia è tra i Paesi con norme più restrittive sul tesseramento degli extracomunitari, continuiamo a resistere ma il confronto non è più a livello nazionale, arrivano da più parti richieste di essere sempre più equiparati al mondo internazionale”.
La svolta arrivata ieri, quindi, dovrebbe essere ben accolta dai club del campionato italiano, ma vedremo se nel futuro si riuscirà davvero a mantenere la parola data e ad arrivare agli standard degli altri campionati del mondo, soprattutto di quelli ritenuti, anche sotto questo punto di vista, superiori al nostro.
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