L’Olanda si affaccia alla prima gara ufficiale dopo l’esclusione dall’ultimo europeo. La formazione di Blind deve rialzare immediatamente la testa dopo la sconfitta in amichevole contro la Grecia. Serve un’inversione di rotta per poter tornare gli Oranje di un tempo. Dall’altra parte della barricata l’avversario sarà la Svezia, in un gruppo A estremamente difficile. Vediamo come le due formazioni intendono disputare il match.
L’Olanda non è stata fortunatissima nel sorteggio del girone: la formula prevede la qualificazione diretta per le prime qualificate e gli spareggi per le seconde. Nel Gruppo A oltre ai giocatori dei Paesi Bassi troviamo: Francia, Svezia, Bielorussia, Bulgaria e Lussemburgo. Sicuramente, Pogba e compagni sono gli avversari più ostici del girone insieme agli scandinavi che, però, dovranno ovviare alla mancanza dell’uomo simbolo: Ibrahimovic. L’attaccante del Manchester United ha abbandonato la nazionale dopo l’eliminazione agli Europei, proprio nel girone dove era presente anche l’Italia che si impose per 1-0 nel finale, grazie ad una rete di Eder.
Gli Oranje vogliono centrare una vittoria per ripartire e lasciarsi alle spalle il momento buio: dopo la mancata conquista del biglietto per Euro 2016, gli uomini di Blind si sono imposti, in amichevole, contro Polonia e Austria, strappando un pareggio contro l’Irlanda. I segnali erano ottimi ma sono stati vanificati dalla pesante sconfitta, di qualche giorno fa, contro la Grecia. Al triplice fischio, il tabellone segnava 2-1 per gli ellenici e questo ko ha risvegliato le paure e i dubbi della squadra. La difesa resta il punto debole con poca organizzazione e comunicazione: si sbagliano i movimenti basilari e spesso le coperture saltano clamorosamente, lasciando piena libertà agli attaccanti avversari. Il centrocampo ha potuto riabbracciare Strootman, ma il giocatore della Roma ha predicato nel deserto, mai assistito dai compagni di reparto. L’attacco invece è l’unica nota positiva, ma pecca in finalizzazione: Janssen dovrà far dimenticare Van Persie e l’eredità pesa decisamente per un ragazzo che solo l’anno scorso è approdato in un campionato professionistico come l’Eredivisie, conquistando il titolo di capocannoniere.
Dall’altra parte, la Svezia, sta ancora cercando di assorbire l’addio di Ibrahimovic, il giocatore più importante di tutta la nazionale. L’attaccante non solo era il bomber gialloblu, ma trascinava i compagni con carisma e determinazione, come solo un vero leader sa fare. Adesso si deve voltare pagina, ma le orme dell’ex attaccante di Inter, Milan e Juve, sembra che nessuno sia in grado di ripercorrerle. Negli ultimi anni, l’Olanda ha affrontato la Svezia imponendosi 2 volte contro una. Il ko più pesante risale all’Europeo del 2010 con un sonoro 4-1. Protagonisti del poker furono Huntelaar e Afellay entrambi con una doppietta. La gloria per la rete della bandiera è di Granqvist. Gli scandinavi hanno dimostrato di essere una nazionale ostica e grintosa, solida soprattutto in territorio amico, ma si trovano un po’ spaesati senza una vera e propria guida in campo.
L’Olanda non può fallire l’occasione di colpire un avversario ferito e che ha perso momentaneamente la bussola. Quale occasione migliore per portare a casa una vittoria e poter sperare finalmente in una rinascita? Blind è consapevole di non poter più fallire e quale miglior modo per posizionare il primo mattoncino per la qualificazione mondiale? Staremo a vedere, ma sicuramente Svezia-Olanda sarà una gara da seguire, per toglierci tanti dubbi su due formazioni che, per ora, restano un enigma.
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