Dopo due settimane d’intense emozioni e colpi di scena, il Torneo Olimpico di calcio femminile raggiunge questa sera il suo culmine con la finale per la medaglia d’oro tra Svezia e la Germania, in uno dei più leggendari impianti dello sport mondiale, lo Stadio Maracanã di Rio de Janeiro, alle 22.30 ore italiane. Le due nazionali in campo sono potenze storiche del calcio femminile, ma entrambe sonderanno un terreno sconosciuto, nessuna delle due infatti ha mai preso parte ad una delle precedenti cinque finali olimpiche.
Come detto, Svezia e Germania sono due tra le nazioni che danno più lustro al movimento del calcio femminile a livello mondiale, ospitano infatti nei loro territori due fra i più competitivi campionati in Europa e vantano una lunga storia di successo a livello internazionale, sopratutto le teutoniche, che hanno in bacheca due Coppe del Mondo, ben otto Europei e anche tre bronzi olimpici.
La Svezia, il cui miglior piazzamento nel Torneo Olimpico è un quarto posto risalente ad Atene 2004, è stata la rivelazione del torneo, partita con una vittoria sofferta contro il Sud Africa e una pesantissima sconfitta per 5-1 contro il Brasile, hanno concluso la fase a gironi pareggiando 0-0 con la Cina. Nella fase a eliminazione diretta, si sono guadagnate l’accesso alla finale battendo ai rigori prima gli Stati Uniti e poi Brasile, grazie a grandi prove di grande quadratura tattica e sacrificio. La Germania, già nel novero delle favorite all’inizio del Torneo Olimpico, ha totalizzato quattro punti nei gironi come le scandinave, ma nei quarti e nella semifinale hanno battuto nettamente prima 1-0 la Cina e successivamente 2-0 il Canada, due selezioni alquanto quotate e con ambizioni importanti, arrivano dunque in gran fiducia e coi favori del pronostico a questa finale.
Melanie Behringer, è sicuramente la calciatrice da tenere d’occhio in questa finale, è attualmente la capocannoniere di Rio 2016 con ben cinque reti. Centrocampista offensivo ha trovato la via del goal nelle ultime tre partite ed è chiaramente in un momento di forma straripante. Con la Svezia che ha subito un solo goal nelle ultime tre partite, sarà interessante vedere se la numero 7 sarà in grado di abbattere il muro gialloblu, impedendo così alle svedesi di vincere il loro primo importante torneo internazionale.
Per la Svezia il valore aggiunto è invece sicuramente la commissario tecnico Pia Sundhage, capace di ricompattare la squadra dopo la cocente sconfitta contro le padrone di casa, dando un gioco strutturato ed efficace che le ha permesso di condurre le sue ragazze, anche con un po’ di buona sorte, a questa finale. La Sundhage ha già vinto due Ori Olimpici in qualità di allenatrice degli USA, a Pechino 2008 e Londra 2012, ma riuscirci con la propria nazionale sarebbe qualcosa di davvero incredibile e che resterebbe per sempre nella storia di questa disciplina.