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Supercoppa Spagnola: l’occasione di Gerard Deulofeu

Il sostituto di Neymar non è ancora arrivato e in un clima di malcontento comune c’è chi fa festa: si tratta di Gerard Deulofeu che potrà sfruttare la rottura della MSN per trovare spazio nel tridente titolare del Barcellona almeno per la finale d’andata di Supercoppa Spagnola.

Con le situazioni Coutinho e Dembele ancora in fase di stallo ed il calendario che avvicina in maniera definitiva i primi veri impegni ufficiali Valverde è costretto a guardare in casa propria e a fare la conta per scegliere chi andrà ad accompagnare Messi e Suarez nella sfida che in questa parte dell’anno conta più di tutte.

Il pre campionato ha parlato chiaro: Deulofeu è una risorsa e nonostante le partite mettessero in palio davvero poco e i ritmi non erano quelli intensi della stagione l’ex Milan ha dimostrato di avere le qualità giuste quantomeno per essere una risorsa importante nell’arco di un anno in cui è necessario riportare al Camp Nou qualche coppa importante dopo il quasi fallimento dell’ultimo anno di Luis Enrique.

Ed ecco che vanno valutate al meglio le indicazioni delle ultime uscite: la Chapecoense probabilmente non è il migliore avversario con cui prendere dei riferimenti ma la prova di Deulofeu è stata più sbalorditiva che impeccabile. In questa situazione Valverde è obbligato ma anche invogliato a puntare sul canterano che da figura piuttosto enigmatica sta scalando le gerarchie fino a diventare un potenziale titolare. In quella posizione hanno fallito in tanti, anche nomi importanti come Arda Turan mentre il figliol prodigo Gerard sembra avere le staffe ma soprattutto la testa per mettersi in gioco.

E allora in attesa che il mercato regali al nuovo tecnico blaugrana il suo grande gioiello da schierare in attacco c’è questa Supercoppa Spagnola entusiasmante divisa in due atti che ci regalerà un doppio Clasico da brivido. In questo torneo Deulofeu si giocherà carte importanti per far capire che è un calciatore su cui puntare e che per sostituire un membro del tridente lui è molto più che un’pzione di ripiego.

Il tempo delle amichevoli è finito, ora c’è la vera prova del nove sul campo per dimostrare di meritare davvero un posto in prima fila nel nuovo Barcellona di Valverde.

Simone Gamberini

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