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Supercopa Argentina: il primo trofeo è del Lanus

Il primo trofeo del 2017 argentino lo alza al cielo il Lanus: il Granate vince per 3-0 contro il River Plate nella finale di Supercopa Argentina giocata all’Unico di La Plata grazie ad una prova di straordinaria forza.

Risultato che ingigantisce la prestazione degli uomini di Almiron, perfetti e bellissimi da vedere come nella finale per il titolo vinta a giugno contro il San Lorenzo ma non così nettamente superiori rispetto al River di Gallardo che ha avuto la pecca di non essere all’altezza nei momenti decisivi.

La vittoria del Lanus sta nell’organizzazione di gioco, nella voglia e nel sacrificio: il 4-3-3 dispendioso ideato dall’ex tecnico del Godoy Cruz porta una copertura completa del campo e ad un recupero veloce del pallone con conseguenti ripartenze letali.

Equilibrato il primo tempo, infernale la ripresa. Il Lanus la vince grazie a questi break a centrocampo che permettono di attaccare immediatamente la difesa avversaria appena viene recuperato il pallone e di giocarsi gli uno contro uno in velocità, specialità della casa per Ale Silva e Acosta. Ed è proprio il Laucha l’autore del gol che sblocca la partita dopo un contropiede avviato dall’esperienza di Sand e concluso con una ribattuta vincente dell’ex Boca Juniors.

Poi il 2-0 un capolavoro da manuale del contropiede con inserimento fantastico di Pasquini perfetto nel battere Batalla con un colpo di testa. Nel finale anche il tris di Pepe Sand che segna su un calcio di rigore guadagnato da un imprendibile Acosta.

Nel complesso la prova del Granate è stata superlativa: l’ordine che danno al centrocampo Roman Martinez, Aguirre e Marcone permette alla squadra di essere sempre corta e di poter infierire in contropiede come non fa nessuno in Argentina. Gli esterni danno una mano in fase difensiva e sono lucidissimi quando devono attaccare, la difesa è stata impeccabile e il successo è meritatissimo.

Questa Supercopa Argentina testimonia che il Lanus non è finito né con la vittoria del campionato scorso né con le cessioni di Pablito Mouche e soprattutto Almiron. Questa squadra ha costruito un meccanismo di gioco funzionante che permette anche ai nuovi ingressi di trovarsi subito a proprio agio e è per questo che anche in questo 2017 ci sono grosse aspettative sia per un bis in campionato (5 punti la distanza dal Boca Juniors capolista) che per un grande cammino in Copa Libertadores.

 

Simone Gamberini

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