Tanti i protagonisti di questo Real ma l’uomo copertina in questo periodo è sempre e solo uno: Gareth Bale. Non era facile andare a fare la voce grossa in casa della Real Sociedad, in quell’Anoeta dove il Barcellona ha vissuto il pomeriggio più difficile dell’intero campionato; il Real ci è andato con attenzione, carattere e voglia di vincere, fattori non troppo scontati se si conta il viaggio in Inghilterra di martedì scorso e le tante energie psico fisiche spese nella semifinale di Champions League.
Bale c’è sempre stato: ha saputo compensare a modo suo l’assenza di Cristiano Ronaldo, si è caricato la squadra sulle spalle e ha tracciato la strada per un ultimo glorioso mese con la maglia del Real prima di provare a scrivere la storia col suo Galles ad Euro 2016. La settimana scorsa i suoi gol avevano rubato i riflettori ad uno splendido Lucas Vazquez, martedì era stato l’unico ad aver caricato a testa bassa per tutta la partita e oggi nel tabellino dei marcatori compare solamente il suo nome.
La realtà è che Gareth Bale adesso è un giocatore di livello assoluto che si è lasciato assorbire dalla grandezza dell’ambiente Real e si è elevato a fuoriclasse assoluto padrone dei propri mezzi tecnici e fisici. In campo adesso non soffre alcuna pressione e non ha problemi a prendersi importanti responsabilità.
Non serve neanche dargli più una collocazione tattica che lui sa benissimo come e quando sfruttare tutto il suo potenziale: in campionato la rincorsa al titolo è complicata ma ancora realizzabile, in Champions ci sono ottime probabilità di arrivare in finale e lui vuole continuare ad essere il trascinatore di questa squadra anche se Cristiano Ronaldo dovesse tornare anzitempo dall’infortunio.
Grandi certezze per un Real Madrid che all’improvviso si è riscoperto forte, competitivo e ancora vivo su tutti i fronti. In questo momento la via d’uscita è solo aggrapparsi alle spalle di Bale, il più adatto a trascinare una squadra così ambiziosa.
Una condizione pazzesca per un giocatore stellare, la consacrazione di un campione che aspetta solamente di tornare sul tetto d’Europa.