Entrambi sognano il triplete, ma per provare a mettere le mani sulla Champions League c’è bisogno di affrontare i fantasmi del passato: nella semifinale più bella, Luis Suárez e Philippe Coutinho ritrovano il Liverpool, squadra in cui si sono formati calcisticamente fino a diventare due top nei propri ruoli. Insieme al Barcellona sono costati poco più di 200 milioni di euro, una cifra che nel corso degli anni ha consentito ai Reds di accumulare un discreto bottino da reinvestire poi in nuovi talenti, gli stessi che al Camp Nou proveranno a portare a termine un’impresa straordinaria.
E pensare che questo Liverpool, ancora in corsa per il titolo e in costante crescita negli ultimi anni sotto la guida di Jürgen Klopp, ha cominciato a prendere lentamente forma proprio grazie a Suárez e Coutinho, due dei grandi pilastri del ciclo che ha preceduto quello che i Reds stanno vivendo in questo momento. Senza dubbio l’uruguaiano è il giocatore che di più ha fatto sognare Anfield in tempi moderni: piccole controversie di campo a parte, come gli insulti razzisti a Evra oppure i morsi dispensati ai malcapitati avversari, negli anni trascorsi in Premier League Suárez è sempre riuscito a fare la differenza con i suoi gol, portando sempre più spesso il Liverpool a un soffio dal titolo e superando numerosi record.
Ma se il suo addio ha fatto piangere la maggior parte dei tifosi dei Reds, sconfortati dal fatto di aver venduto uno dei migliori centravanti in tutta l’Europa, il vuoto è servito per far compiere alla squadra un ulteriore passo in avanti. Senza Suárez infatti, che intanto si divertiva a sfornare gol assieme ai suoi nuovi compagni di reparto Messi e Neymar, il Liverpool è stato costretto ad adottare una strategia del tutto diversa, abbandonando l’idea di giocare con un centravanti di spessore per far spazio al tridente veloce. È con queste premesse che arriva l’ascesa di Coutinho, sbocciato definitivamente dopo la partenza dell’uruguaiano con cui aveva convissuto per una stagione. Gol, assist e giocate indimenticabili: il brasiliano era diventato il vero mago della squadra, capace di tirare fuori dal cilindro dei lampi di genio di rara bellezza.
L’arrivo di Roberto Firmino poi ha esaltato ancora di più le caratteristiche di Coutinho che finalmente aveva trovato la spalla giusta per esprimere al meglio tutto il suo grande potenziale. A guastare un po’ la festa ci hanno pensato poi gli acquisti di Sadio Mané e soprattutto Momo Salah che, dopo una stagione sorprendente, ha spinto sempre il suo compagno d’attacco fra le braccia del Barcellona, pronto a ricoprire d’oro il Liverpool per vestire di blaugrana quel tassello mancante.
È così che, dopo aver scritto la storia dei Reds e aver fatto innamorare tutta la Kop, Suárez e Coutinho si presentano per la prima volta come avversari, pronti a rivivere i loro momenti d’oro con una maglia dai colori diversi per portare a casa quella coppa che in passato non sono riusciti a regalare al Liverpool.