Tifare la propria squadra, e farlo da curvaiolo, non è sicuramente la più semplice delle cose: a te sta il compito di tentare di essere sempre un passo avanti ai rivali, perchè cori, coreografie, rapporti con la polizia e presenza allo stadio sono tutti elementi fondamentali per la forza di un gruppo ultras o hooligans. Spesso e volentieri bisogna confrontarsi con rivali cittadini o nazionali, e non è facile dimostrare di essere i migliori, ed è per questo motivo, forse, che molte volte si può vedere che le curve tentano di attaccare direttamente gli avversari, piuttosto che restare nel proprio settore a difendersi con i propri mezzi. Degli esempi per capire il concetto sono fondamentali: uno è lampante, e fresco fresco di produzione. Ieri sera, durante la partita tra Steaua Bucarest e Manchester City, valida per i playoff di Champions League, la tifoseria rumena desiderava mostrare una coreografia celebrativa dell’anniversario dei 30 anni dalla vittoria della finale di Coppa Campioni, ma tutto è andato per il peggio. I rivali della Dinamo Bucarest sono riusciti ad infiltrarsi nell’organizzazione della coreografia. Il risultato? Un vero e proprio smacco per i tifosi della Steaua, che hanno dovuto esporre le parole “Solo Dinamo Bucarest” a loro insaputa. In un calcio che si basa moltissimo sugli scontri tra le big del paese, quello rumeno, è veramente uno sgambetto di dimensioni epiche quello che la Steaua ha subito da parte dei Cani Rossi della Dinamo. Resta certamente la superiorità che i Rossoblu hanno spesso manifestato in campo, ma per i tifosi questo è un insulto che non verrà mai dimenticato.
Tutto ciò è un buon inizio per tuffarci in un articolo nel quale tenteremo di analizzare dei momenti in cui certe tifoserie si sono fatte sovrastare dai rivali, o addirittura, si sono ingarbugliate da sole, dimostrando poca unità e forza nel mondo hooligans.
LA CONQUISTA DELLE CURVE IN INGHILTERRA – Da anni ormai si sta assistendo ad un progressivo cambiamento degli stadi: ormai i gruppi hooligan sono decimati, ma tornando indietro di 30 o 40 anni si possono notare parecchi eventi interessanti. Durante gli anni ’80, un simbolo molto forte dei gruppi ultras di oltremanica era quello di occupare le curve avversarie. Piazzarsi nelle curve avversarie e creare scompiglio durante la partita era la migliore cosa che si potesse fare per ridicolizzare gli avversari. Ovviamente tutto ciò doveva essere fatto in trasferta, e non in casa. Per questo le trasferte in treno divennero un vero e proprio culto, dove gli eletti di una certa firm organizzavano l’attacco nello stadio degli avversari. West Ham, Aston Villa, Millwall, Manchester United e Newcastle sono tutte tifoserie che hanno raggiunto addirittura vari telegiornali proprio a causa di tutto ciò, che si andava a separare dagli scontri che prima o dopo la partita avrebbero avuto luogo in strada. Prendere o dare pugni era relativo: ciò che contava, era se tu eri riuscito a raggiungere o meno il settore predisposto per gli hooligans casalinghi. Tutto ciò ormai si è perso, ed in Inghilterra restano solo cori particolarmente goliardici, o la sola presenza di tifosi di casa nelle partite della propria squadra a decretare la miglior tifoseria.
BRONDBY, AJAX E MILAN: IL LEGAME DI PAC MAN – Interessante aneddoto invece sulle tifoserie dei Lancieri, dei Drengene fra Vestegnen e dei Diavoli. Siamo nella Champions League 2005-06, nel playoff che precede la fase a gironi. La partita è Ajax-Brondby e gli olandesi organizzarono una piccola coreografia davvero niente male: si trattò soltanto di due striscioni, penzolanti dalla tribuna, che raffiguravano un fanstasmino di Pac-Man, dai colori della squadra di Amsterdam, sconfiggere il protagonista del gioco, rappresentato in giallo-blu, colori del club danese. Non sappiamo se per vendetta o perchè il Brondby apprezzò questo tipo di sfottò, ma pochi anni dopo, la tifoseria di Copenaghen copiò platealmente la coreografia, ingrandendola e rendendola migliore. Nel mondo hooligan questo gesto non venne considerato simile ad una vittoria, anzi: copiare non rende affatto migliori, a quanto pare. Il terzo incomodo in questa faccenda di giochi anni ’80 è l’AC Milan. Le tifoserie italiane sono ben differenti e distaccate da quelle nordiche, ma in una sfida di Champions League contro il Barcellona, la Fossa dei Leoni addobbò l’intera curva riprendendo proprio l’idea di Pac-Man: il risultato fu davvero bello, ma di certo si poteva aggiungere un po’ più di originalità…
SALERNITANA VS AVELLINO: SI VA BEN OLTRE IL CAMPO – Di certo l’originalità non manca nelle tasche dei tifosi di Salerno, i quali qualche anno fa, durante uno scontro di Serie B contro l’odiato Avellino (uno dei tantissimi derby campani). I bianco-verdi hanno come simbolo un lupo, ma nonostante ciò, la città ha vissuto per molto tempo grazie all’agricoltura ed in particolare all’allevamento di pecore. E’ proprio per questo che i giurati rivali granata (peraltro dotati di una delle curve più calde d’Italia e di Europa) hanno voluto provocare gli avellinesi con degli striscioni bianco-verdi con la scritta “Beeeee”. In Campania insulti di questo tipo sono all’ordine del giorno, ma nel mondo dei curvaioli, deve aver scottato parecchio!
Abbiamo così ripercorso qualche momento in cui certe tifoserie hanno avuto la meglio sulle rivali. Tuttavia, ciò che è successo con la Steaua Bucarest ha davvero dell’incredibile, e sommato alla pesante sconfitta per 5-0 contro i Citizens, penso che i tifosi possano considerare quella di ieri come la peggior giornata della storia del loro calcio!