L’anno scorso ha sfiorato la qualificazione in Europa League per un solo punto, quest’anno sta vivendo uno scenario completamente diverso: il Werder Brema, dopo le ultime tre sconfitte con dodici goal subiti e due realizzati, è in piena zona retrocessione. La sfida al Colonia sarà fondamentale per il futuro dei Grün-Weißen che potrebbe regalare una pausa invernale leggermente più tranquilla. Contro il Mainz è arrivata la conferma di una squadra in crisi, senza identità e incapace di reagire alle difficoltà; il copione del match è stato lo stesso di quello visto all’Allianz Arena: una volta preso il primo goal, il Werder Brema è letteralmente sparito dal campo. Kohfeldt ora rischia grosso anche se la sensazione è che i problemi non dipendano solo dall’allenatore.
I numeri del Werder Brema, a metà campionato, sono disastrosi: rispetto alla scorsa stagione, quando la squadra perse nove gare, le sconfitte sono già otto e i goal subiti quaranta (peggiori difesa della Bundesliga). Lo stesso reparto difensivo capace, un anno fa, di incassare quarantanove reti. Numeri che testimoniano come qualcosa si sia rotto. La coppia di centrali, Veljkovic-Moisander, non offre più determinate garanzie e ha perso quella sicurezza con cui avevano trascinato la squadra lo scorso anno. La colpa è anche di un centrocampo ricco di qualità ma privo di un elemento in grado di dare sostanza al reparto; da questo punto di vista bisogna prendersela con la sfortuna. Mohwald e Bargfrede, infatti, avrebbero potuto aiutare molto nella fase di filtro e nel collegare i reparti. Passando al reparto offensivo sembra mancare qualcosa al Werder Brema; un attaccante di esperienza in grado di tirare fuori la squadra dalle sabbie mobili (Pizarro, per quanto fortissimo, non riesce più a tenere determinati ritmi).
Ora la gara con il Colonia: novanta minuti decisivi per il futuro di Kohfeldt e per capire come arriverà il Werder alla pausa invernale; sosta più che mai necessaria.
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