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St-Étienne e Montpellier non si fanno male: l’OM sogna l’allungo

Un pareggio che non serve a nessuno, un pareggio che sa di opportunità persa per entrambe. Allo Stade Geoffroy Guichard, i padroni di casa e il Montpellier non vanno oltre lo 0-0 in una partita tutt’altro che spettacolare. I ragazzi di Der Zakarian steccano il sorpasso al St-Étienne che, a sua volta, non risponde alla vittoria del Bordeaux e dà al Marsiglia la grossa opportunità di allungare nel posticipo a Tolosa.

Il Montpellier si dimostra un’ottima squadra a livello difensivo con Hilton che non conosce vecchiaia e un reparto da soli 10 gol subiti: seconda difesa del campionato dietro gli alieni del PSG, per intenderci. A condire la statistica, il quinto clean sheet in Ligue 1 de La Paillade a fronte di 14 partite: uno ogni 3 partite circa. Géronimo Rulli non è stato molto impensierito, ma ha dovuto incrociare le dita in occasione del contropiede di Bouanga culminato col palo esterno colpito dai verdi.

Ottima prova di Teiji Savanier che si è ormai preso il ruolo che gli spetta. L’infortunio al ginocchio lo ha tenuto lontano dai campi fino a ottobre, ma ha ripreso le redini del centrocampo abbinando come di consueto qualità e quantità.

Il reparto offensivo del Montpellier non può dire di aver brillato, ma ha avuto due fiammate importanti. Delort si è visto negare un rigore netto al 50′ quando ha preso il tempo a Kolodziejczak che non ha potuto fare altro che stenderlo. Frank Schneider si è consultato col VAR senza ravvisare gli estremi per il calcio di rigore. Passando a Laborde, invece, è sbattuto contro i guanti di un grande Ruffier. Il cross teso di Oyongo era perfetto così come la botta dell’ex Girondino, ma il 33enne portiere dei padroni di casa è stato prodigioso. Per il resto, i due si sono trovati poco e male anche grazie all’ottima prova di Perrin e compagni.

Parlando di St-Étienne, a tal proposito, il reparto difensivo si è mosso bene imbrigliando nella linea a 3 le iniziative del tandem ospite. I verdi hanno forse avuto le due occasioni più ghiotte col palo colpito nel primo tempo a seguito del gran contropiede di Bouanga, partito con un bel tunnel su Souquet e con la clamorosa ultima occasione della partita. Qui Benkhedim aveva trovato bene Nordin che ha ‘ciccato’ il pallone: Miguel Trauco poteva fare certamente meglio, ma la botta ha dato quantomeno l’illusione del gol.

Uno 0-0 che ha vissuto di fiammate senza incendiare i cuori degli spettatori, per così dire. Un pareggio che poteva allungare il treno delle seconde e allunga, invece, quello delle inseguitrici. La prossima giornata può essere importante per dare un forte segnale di presenza: il Saint-Étienne va a Rennes, il Montpellier accoglie l’Amiens.

dixifra

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