Un derby così a Lisbona non si vedeva da anni: Sporting e Benfica così vicine nella vita e in classifica, così lontane per idee e tradizioni. Nella metà biancoverde della città si respira l’aria della grande annata, quella che potrebbe riportare un titolo assente dall’Alvalade addirittura dal 2001/02, anno di grazia del miglior Jardel.
Troppo umiliante e storicamente insolito questo esagerato digiuno di titoli per i Leoes che con l’arrivo del nemico-amico Jorge Jesus hanno però trovato immediatamente una mentalità vincente e adatta per puntare ad un titolo che nelle ultime stagioni è stato solamente una faccenda tra Porto e Benfica. Il primato sembrava consolidato dopo il successo sul Porto dello scorso gennaio ma il clamoroso rientro dei rivali cittadini ha tenuto aperta ogni eventualità per il finale di stagione e la distanza tra le due squadre a 10 giornate dal termine è di solamente 1 punto.
Un pareggio a Guimaraes ha ulteriormente complicato i piani di fuga dello Sporting che adesso deve per forza sfruttare lo scontro diretto casalingo per ristabilire le distanze dai rivali. La partita di oggi è importante anche per superare mentalmente l’eliminazione dall’Europa League che rischia di avere conseguenze sul proseguio di una stagione fin qui quasi impeccabile.
Dall’altra parte il Benfica di Rui Vitoria non ha perso l’idea vincente di calcio del suo ex tecnico e negli ultimi due mesi ha riscoperto la velocissima tecnica dei propri esterni (Gaitan su tutti) ed il consueto fiuto del gol di Jonas, sempre più monopolizzatore della classifica marcatori della Primeira Liga.
Il DNA delle Aguias è quello di una squadra giovane, ambiziosa e mai sazia di successi. Non è bastato il bottino quasi pieno dello scorso ano per frenare la voglia di vincere del club che più di tutti negli ultimi anni ha alzato coppe al cielo in terra lusitana. L’inserimento costante di giovani di talento (vedi Nilsson Lindelof in gol una settimana fa) permette a Rui Vitoria di avere sempre alternative valide e fresche per poter contrastare i rivail.
Nella partita di quest’oggi dell’Alvalade sicuramente ci saranno ritmi intensi e tanto agonismo vista la vena tecnica di entrambe le squdre che però dovranno affidarsi anche alla sostanza del centrocampo per portare a casa una partita decisiva per le sorti di questo campionato.
Mai punti tanti pesanti in palio negli ultimi anni, mai così importante vincere un derby che stavolta vale molto di più della supremazia cittdina.
Il Porto intanto da spettatore neutrale si gode la possibilità di avvicinarsi in classifica e allargare a tre il numero delle pretendenti al trono di Portogallo: un derby dalle mille sfaccettature per unagrandisima giornata di calcio; Sporting e Benfica ancora una volta contro ma per una partita che così importante non lo è stata mai.
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