Era difficile ipotizzarlo, ma alla fine si è concretizzato: il calcio spagnolo vedrà tre squadre ai quarti di finale di Champions League. Gli ottavi, ognuno a modo suo, entreranno nella storia di Real, Atlético e Villarreal dopo il difficile e tanto discusso sorteggio di Nyon.
La sfida più suggestiva ha certamente riguardato il Real Madrid, impegnato in un doppio e quasi proibitivo confronto col PSG. Per Ancelotti, dopo il dominio francese dell’andata al Parc des Princes, si prospettava un ritorno sicuramente combattuto, ma in pochi avrebbero scommesso sui 17′ folli che hanno accompagnato la ribalta dei Blancos. Lo svantaggio con cui si era chiusa la prima frazione e le diverse occasioni dei parigini avevano quasi posto una pietra tombale sul Real, che nella ripresa, con caparbietà e fortuna, ha trovato una rimonta storica grazie alla tripletta di Benzema. La capolista della Liga si è riconfermata tra le grandi d’Europa, e dopo aver eliminato una delle favorite ai nastri di partenza, può ambire ad arrivare fino in fondo, come suo solito.
Non sarà stata clamorosa come la doppia sfida degli eterni rivali, ma quello dell’Atlético Madrid contro il Manchester United è stato un segnale alla Spagna e all’Europa. Due squadre che avevano vissuto più bassi che alti in questa stagione e che nell’approdo ai quarti di Champions vedevano un riscatto, almeno parziale. A spaventare i Colchoneros, oltre ai grandi nomi presenti tra le fila dei Red Devils e l’atmosfera dell’Old Trafford, la bestia nera del Cholo: Cristiano Ronaldo. Contando anche le finali del 2014 e del 2016, il portoghese aveva eliminato Simeone per ben cinque volte dalla competizione: lo 0-1 di Manchester ha siglato la prima qualificazione per l’allenatore argentino contro l’asso di Madeira. Se in campionato ha faticato, l’Atlético ora è obbligato a ritrovare energie fisiche e mentali per il finale di stagione che lo vedrà ancora in Europa.
L’ottavo di finale più difficile affrontato da una spagnola è stato giocato dal Villarreal. Contro la Juventus, non la corazzata di qualche anno fa ma in netta ripresa in Serie A e con qualche innesto di rilievo come Vlahovic nel mercato invernale, le chances del Submarino erano più basse di quelle pronisticate per le connazionali. E invece, dopo una buona prova della Céramica, Emery ha ribaltato la squadra nella trasferta di Torino. Un tempo in preda alla Vecchia signora, poi il calo e l’episodio: il rigore di Gerard Moreno che ha tagliato le gambe alla squadra di Allegri. Ultimi 10′ di festa per il Villarreal, che si è concesso perfino il lusso di dilagare con Pau Torres e Danjuma.
Dopo la semifinale dello scorso Europeo raggiunta dalla nazionale e l’en plain in Champions, una cosa è certa: il movimento spagnolo non è tramontato.
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