L’Europeo Under-21 degli azzurrini è stato caratterizzato da diverse fasi: l’entusiasmo, poi confermato grazie alla vittoria nella prima gara, per una nazionale considerata come la più forte degli ultimi venti anni; la delusione, maturata dopo la sconfitta contro la Repubblica Ceca; la rinascita grazie alla vittoria con la Germania che ci ha permesso di qualificarci alla semifinale. Oggi i ragazzi di Di Biagio affrontano la Spagna, la nazionale più forte del torneo, con la consapevolezza di non essere favoriti ma di potersi ugualmente giocare le proprie carte. Vincere vorrebbe dire andare in finale, ovvero continuare quel sogno iniziato la sera della sfida alla Danimarca.
La partita con la Germania ha dimostrato che l’Italia nelle difficoltà si esalta e diventa più forte di quanto non sia in generale. Contro i tedeschi i ragazzi di Di Biagio erano con le spalle al muro ma sono riusciti a ribaltare una situazione drammatica (certo la Repubblica Ceca ha aiutato gli azzurri che però hanno fatto il loro dovere). Stasera è un’altra situazione nella quale la nazionale italiana non parte favorita; l’avversario, la Spagna, è la favorita del torneo grazie ad una rosa di immensa qualità e ad un gioco estremamente bello ma altrettanto concreto. Considerando anche che l’Italia dovrà fare a meno di Conti e Berardi (entrambi squalificati), ecco che il match di stasera diventa molto complicato. Cuore, cattiveria (agonistica si intende) e quella voglia di non mollare mai: ecco gli ingredienti fondamentali che i ragazzi di Di Biagio dovranno usare per vincere la gara e proseguire il cammino verso la finale.
La qualificazione alla finale con la conseguente possibilità di vincere il trofeo è sicuramente l’obiettivo più grande con cui l’Italia scenderà in campo questa sera; esiste un altro motivo, però, per il quale gli azzurri devono provare ad estromettere la Spagna dall’Europeo Under-21. La Roja, infatti, ha vinto quattro campionati europei ed è ad un solo successo dal raggiungere gli azzurri in questa particolare classifica. Chiaro che un eventuale vittoria dei ragazzi di Albert Celades non garantirebbe alla Spagna il quinto Europeo (ci sarebbe ancora una finale da giocare) ma perché correre questo rischio?
Cosa successe esattamente un anno fa, il 27 giugno del 2016? Chiedetelo agli spagnoli e vi diranno di aver vissuto una delle sconfitte peggiori (in termini di gioco) della loro storia; chiedetelo agli italiani e vi racconteranno di aver vissuto un sogno perché una gara come quella difficilmente può essere dimenticata. Stiamo parlando degli Europei giocati l’anno scorso e, anche se questo elemento può sembrare come la classica caratteristica italiana di attaccarsi a qualsiasi dato per raggiungere un’impresa, gli azzurrini possono solo trarre vantaggio nel vedere quella partita. In quel Italia-Spagna è raccolta tutta l’essenza della nazionale italiana; una nazionale che, quando è spalle al muro o in una situazione estremamente critica, tira fuori il cuore ed è in grado di superare qualsiasi ostacolo.
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