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La nuova Spagna firmata Villarreal

Ricordate i 4 anni d’oro a cavallo del 2010 che portarono la Spagna a vincere due Europei ed un Mondiale? Bene, dimenticatela. Le furie rosse che incastravano nel loro undici (e non) i blocchi provenienti da BarcellonaReal Madrid hanno cambiato registro.

Tra risultati non esaltanti in Francia nel 2016 ed in Russia nel 2018, ed il momento non roseo che vivono le due superpotenze, Moreno ha deciso di portare una ventata d’aria fresca nell’organico della nazionale, affidandosi comunque alla convocazione di un’ossatura alquanto inaspettata.

Dal Villarreal, infatti, Moreno ha prelevato due difensori centrali, un centrocampista ed un attaccante. Le promettenti prestazioni del giovane Pau Torres (classe 1997) gli sono valse la nazionale, accanto ad un compagno certamente più avanti con l’età, ma dal sicuro rendimento: Raul Albiol. L’ex Napoli è l’unico calciatore in rosa, assieme a Sergio Ramos, ad aver vissuto le vittorie del 2008, 2010 e 2012. Una rinascita, nella sua Spagna, a 34 anni: titolarità ed imprescindibilità in un Villarreal voglioso di riscatto.

La scorsa stagione per il submarino amarillo è stata una lenta e tragica scalata verso la salvezza, talvolta anche messa in discussione. Le fondamenta per un’annata più tranquilla sono stata piazzate, a partire proprio dai due centrali difensivi che oggi si ritrovano in nazionale, ma la creatività ed il cinismo che il Villarreal può vantare non potevano mancare. La stessa Spagna ha bisogno di un rinnovamento, e Moreno ha optato per un mix anche in zona gol: Santi Cazorla che crea alle spalle di un altro Moreno, Gerard.

I due, in Liga, hanno raggiunto quota 13 reti (8 il centravanti, 5 il fantasista), l’esatta metà delle 26 marcature totali del submarino. Un’intesa che non poteva passare inosservata al ct, intento a far leva anche sulla voglia di rivalsa di Cazorla, vincitore dei due Europei ma impossibilitato a partire per la spedizione vincente in Sudafrica nel 2010.

Una Spagna rinnovata con un blocco inedito che sta stupendo in patria. Che sia la giusta formula per un Euro 2020 da incorniciare?

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