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Spagna campione d’Europa, chi è il match winner Oyarzabal

Ha il 47 di piede e per tutti è “Bigfoot”. La Real Sociedad è la squadra della sua vita: ha segnato quasi cento gol e giocato oltre 340 partite

La Spagna è campione d’Europa per la quarta volta, dopo i trionfi del 1964, del 2008 e del 2012. Annichilita l’Inghilterra, al secondo ko di fila dopo quello del 2021 ai rigori con l’Italia. Vantaggio delle Furie Rosse con Nico Williams (assist di Yamal), pareggio inglese con Palmer e gol vittoria, a quattro minuti dalla fine di Mikel Oyarzabal. L’attaccante della Real Sociedad è uno che non molla mai. Ha il 47 di piede e per tutti è “Bigfoot”. Il suo club è la squadra della sua vita: ha segnato quasi cento gol e giocato oltre 340 partite. Ha un contratto fino al 2028, rinnovato nel 2023, e più volte ha giurato amore eterno ai suoi tifosi: “A chi non piacerebbe essere la bandiera di un club? Lotterò affinché possa succedere”. Fin qui sta mantenendo la promessa, nessuno può dire il contrario.

Oyarzabal
Oyarzabal | ansa epa @Georgi Licovski

Due sono le persone che hanno sempre creduto in Oyarzabal: suo padre e il c.t. della Spagna, Luis de la Fuente. Con lui aveva già vinto l’Europeo Under 21 nel 2019 contro la Germania. Adesso ha bissato il successo con la Nazionale maggiore, vincendo contro l’Inghilterra. Segnando un gol da vero attaccante.

Carattere forte

È sempre stato un ragazzo con un carattere molto forte. Il suo pedone stavolta gli è servito per regalare il quarto titolo continentale alla Spagna. Il giusto premio a una vita piena di passione e sacrifici: “Dopo tutto quello che ho passato sono qui. Sono felice, orgoglioso. La nostra è una famiglia dove ognuno è prezioso a modo suo”, ha detto. Con quel 47 di piede ha anticipato mezza difesa dell’Inghilterra e insaccato alle spalle di Pickford l’assist di Cucurella. Ed è stato più forte dell’infortunio. Nel marzo 2022, a sette mesi dal Mondiale, Mikel si infortunò al ginocchio in allenamento e disse addio al Qatar. Era la punta di diamante della Real Sociedad e uno dei giocatori più intriganti della Spagna: “Non è stato facile, ma ho avuto la forza di affrontare momenti no”. Invece, da ieri sera, è campione d’Europa. A Berlino si è preso una bella rivincita con la medaglia al collo e la coppa tra le mani.

La felicità

“Non potrei essere più felice. È qualcosa di meraviglioso, di cui vado orgoglioso. Spero che questo slancio abbia seguito”, sono state le prime parole a caldo dopo il trionfo del c.t. della Spagna de la Fuente. E ancora: “All’intervallo ho detto che dovevamo avere fiducia, ricordarci chi siamo. Adesso vogliamo ancora migliorarci, credo sia il grande pregio di questo gruppo. Ci sono calciatori molto bravi”.

Oyarzabal
Oyarzabal | ansa epa @Filip Singer

Ora bisogna dare l’assalto al Mondiale del 2026, ma il c.t. delle Furie Rosse non guarda a così lontano: “Non pensiamo ai prossimi Mondiali, fateci godere la vittoria degli Europei. Voglio ringraziare i tifosi e la federazione. Ci attendono senz’altro momenti meravigliosi”. Resterà la gioia di Oyarzabal, subentrato a capitan Morata e decisivo per sconfiggere l’Inghilterra. Senza far trascinare la gara ai supplementari. E ora l’Italia prenda esempio dalla Spagna: tecnica, fantasia e mix di giovani e giocatori esperti.

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