Dopo un periodo iniziale piuttosto duro, sembra finalmente pronto a rialzare la testa il Southampton di Koeman che, nell’ultima sfida di Premier League, ha superato 1-0 lo United, ad Old Trafford. Con la vittoria contro i Red Devils, i Saints hanno centrato la terza vittoria consecutiva ed hanno definitivamente rilanciato le proprie ambizioni europee. Attualmente i bianco-rossi occupano l’ottava posizione e distano 3 punti proprio dagli uomini di Van Gaal che sono situati attualmente in quinta posizione, l’ultima utile per avere l’accesso sicuro in Europa League.
La rinascita del Southampton è dettata da alcuni fattori che hanno inciso, e non poco, sull’economia generale di una squadra che, ad inizio campionato, sembrava dover compiere definitivamente il salto di qualità. Il primo evento che ha fatto intravedere un cambiamento è, sicuramente, legato al Boxing Day: al St.Mary’s Stadium, i Saints hanno affondato 4-0 il lanciatissimo Arsenal di Wenger. La disfatta dei Gunners ha dato nuova linfa alla squadra bianco-rossa e, nonostante nelle due sfide successive siano arrivate altrettante sconfitte (3 contando la FA Cup), il Southampton ha chiaramente dimostrato dei segnali di ripresa che hanno portato alle tre vittorie consecutive. Un altro fattore che ha inciso sul momento positivissimo dei Saints è targato Dusan Tadic: l’esterno offensivo serbo è finito per ben due volte negli ultimi tre match nel tabellino dimostrando che oltre ad un ottimo dodicesimo uomo è anche in grado di fare la differenza partendo dal primo minuto aggiungendo un’alternativa molto importante all’arsenale offensivo di Koeman. Se la parte avanzata fa male, il reparto arretrato sta diventando una fortezza e negli ultimi 3 successi, Forster ha chiuso con tre reti inviolate.
Ultimo punto ma non per importanza è l’innesto arrivato dal mercato di gennaio, l’operaio del gol, Charlie Austin: neanche il tempo di conoscere i compagni che l’ex-attaccante del QPR ha subito messo tutti d’accordo trafiggendo De Gea e regalando i 3 punti al Southampton. Potrebbe esistere un miglior modo per presentarsi ai nuovi tifosi? Sicuramente no ma il fattore importante legato all’arrivo di Austin riguarda la possibilità di non fare affrettare i ritmi a Pellè, non ancora al meglio. Il reparto offensivo dei Saints conta tra le proprie fila, oltre all’italiano e l’inglese, anche Shane Long, tre centravanti di tutto rispetto che, se in giornata, possono fare veramente male. La Premier League è avvisata, d’altronde è proprio l’inno della squadra a chiarire le cose, “Oh when the Saints go marching in” e la marcia del Southampton non è affatto finita.