“N’golo ‘Kanté si alza di primo mattino, e va a farsi la sua corsetta quotidiana di 4 km. Poi arriva al centro sportivo, e ricomincia tutto da capo. Un giorno gli dissi: Kanté, ma come fai a correre ogni giorno, 365 giorni all’anno? Riposati qualche volta.
Lui mi rispose: Vede mister, io a Boulogne, venivo sempre denigrato da tutti. Mi hanno sempre detto che non ero fatto per gocare a calcio. Oggi mi alleno praticamente sempre per dimostrare a tuti loro, che non ci vuole solo talento, ma anche tanta forza di volontà e passione.”CLAUDIO RANIERI
Questo aneddooto è stato raccontato dalla pagina Facebook “Siamo una FIRM” e da qui partiamo per raccontare le storie dei sottovalutati fra i sottovalutati, ovvero i “gregari” del Leicester. Non che giocatori come Mahrez, Vardy, Schmeichel o Okazaki fossero dei candidati fissi alla vittoria del pallone d’oro, ma i 2 giocatori di cui parliamo parlare sono tra i meno celebrati.
N’Golo Kanté, il migliore dei gregari: da adesso non si scherza più!
Paolo Di Canio analizzando le prestazioni del parigino Kanté, ha detto: ” Da adesso non si scherza più, questo è un giocatore vero, tra i top nel suo ruolo.” Come non essere d’accordo con il commentatore di FoxSports. Come raccontare questo fantastico centrocampista 24enne, mi sono chiesto, non brilla certamente per assist e gol, quindi lo definirei un giocatore di intagibles, come direbbero negli Usa, ovvero che fa cose che non vanno a finire nel tabellino delle statistiche comuni, ma sono fondamentali. N’Golo ha preso 2 cartellini gialli e 0 rossi, con 33 falli commessi in 25 presenze all’attivo, quindi una media di 1,32 falli a partita, uno più utile dell’altro. Un solo gol, fortunoso a dir la verità (errore clamoroso del portiere), contro il Watford, tre assist di cui uno molto bello per Mahrez servito con un lancio di 25 metri tagliando il campo, il tutto dopo aver recuperato palla, è sì perchè i piedi buoni non saranno la caratteristica che salta all’occhio, ma di certo non sono pessimi. Kanté si posiziona sempre dove serve, in attacco, con degli ottimi inserimenti, e in difesa con una capacità straordinaria di eseguire tackles; in più abbina un’aggressività e un’esplosività fuori dal comune, che fanno di lui un giocatore chiave del Leicester dei record. La squadra dipende tantissimo da lui e i risultati che stanno arrivando passano da lui, che è migliorato grazie a una dedizione al lavoro speciale; quest’estate i migliori club del mondo potrebbero o forse dovrebbero puntare su di lui, Ranieri cercherà di trattenerlo o quanto meno di venderlo a prezzo d’oro.
I 99 km che hanno cambiato la vita di Robert Huth
Il gigante tedesco di 191 cm, ha segnato una doppietta nel match scudetto contro i Citizens, lui il difensore scelto da Ranieri ai tempi del Chelsea, dove lo ha fatto esordire a soli 17 anni e nove mesi, sarebbe dovuto essere il difensore del futuro dei Blues, invece si rivelò un panchinaro, neanche troppo di lusso. Passato poi al Middlesbrough continuò a non trovare la continuità di cui probabilmente aveva bisogno per esprimersi al meglio. Quando poi il neopromosso Stoke City, decide di puntare su di lui in difesa per restare in Premier, lui ripaga la fiducia con buone prestazioni e per 5 anni guida la difesa dei biancorossi. Dopo però, la sfortuna decide di fargli degli scherzi per niente richiesti. All’inizio della stagione 2012-13, inizia a soffrire di meningite virale e quando torna il suo posto era stato già preso, anche perchè non riuscì a tornare al massimo. Nel 2013 la storia non cambia e a gennaio ha solamente 4 presenze. Allo Stoke City in totale ha fatto 188 presenze e 18 gol (9 nel 2010-11). A questo punto il racconto è finito no?! Un giocatore che aveva dimostrato sì di poter giocare in Premier League, ma che viene da 19 presenze in un anno e mezzo, contornato da infortuni vari, chi ci vorrebbe puntare? Un’altra neopromossa, il Leicester City.
Ecco, i 99 km di distanza da Stoke-on-Trent a Leicester sono quelli che gli hanno cambiato la vita. Nei primi 6 mesi si è guadagnato l’opportunità di restare e di lottarsi il posto da titolare. Il 13 luglio 2015 firma il contratto per diventare il nuovo allenatore del Leicester, Claudio Ranieri, ma chi quello che ha fatto esordire Huth da minorenne al Chelsea? Sì proprio lui, non si tratta di omonimia. Il resto è storia, sono primi in classifica con 5 punti di distacco dalla seconda e 6 dal Manchester City battuto a domicilio grazie alla doppietta di Robert, se arriverà lo scudetto non ci è dato saperlo ora, ma sicuramente è arrivata la consacrazione per il tedesco che da adesso in poi si ricandida anche per la maglia della nazionale.