Heung-Min Son è tornato. Da dove? Dal dimenticatoio. E’ strano il calcio ed è, soprattutto, veloce. Son è solo un classe ’92 che fino a poche settimane fa veniva dato come sicuro partente perché non all’altezza per raggiungere gli obiettivi prefissati dagli Spurs. Fa sorridere che in così poco tempo Son abbia fatto ricredere tutti, caricandosi il Tottenham sulle spalle e trascinando i londinesi di White Hart Lane alla vittoria. L’ultima dimostrazione di un Son on fire è avvenuta proprio ieri, nella difficile trasferta di Mosca, risolta proprio dal Sudcoreano.
Erik Lamela ci ha messo circa 3 anni ad ambientarsi in Premier League, anche giocatori del calibro di Willian e Coutinho hanno trovato difficoltà all’inizio della loro esperienza inglese. A volte serve solo un po’ di pazienza e di fiducia in più in un giocatore, ed egli la ripagherà. Heung-Min Son, approdato lo scorso anno a White Hart Lane per circa 30 milioni di euro è il giocatore asiatico più pagato della storia. Qualcosa vorrà pur dire. Un investimento del genere non si fa solo per vendere magliette del Tottenham a Oriente. Il Sudcoreano ha delle qualità e queste stanno finalmente uscendo fuori.
La scorsa stagione si è conclusa a quota 40 presenze in tutte le competizioni, coronate da 8 gol e 5 assist. Di queste, a solo una ventina di partite Son ha preso parte dall’inizio, perdendo quasi sempre il ballotaggio con Nacer Chadli, ora in forza al West Bromich Albion. Il rendimento, in relazione all’investimento degli Spurs, non è stato soddisfacente né per la dirigenza né per lo stesso Son, il quale aveva chiesto la cessione per trovare spazio altrove. Il tenico Pochettino però, ha deciso di dargli un ulteriore chance, trattenendolo a Londra. Scelta azzeccatissima.
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— Tottenham Hotspur (@SpursOfficial) September 27, 2016
Il ruolo di ala sinistra è la sua posizione preferita perché in quella zona di campo può liberare la sua velocità e il suo dribbling. Giocando con il piede invertito, ama rientrare, ma varia molto andando anche sul fondo per servire i suoi compagni. Finora ha fatto impazzire quasi tutti i terzini destri incontrati. Arrivato in ritardo a White Hart Lane, perché impegnato nelle Olimpiadi di Rio con la sua Nazionale, il Sudcoreano ha saltato le prime 3 giornate di Premier. Nelle altre 3 andate in scena è partito titolare e sono arrivate altrettante vittorie per gli Spurs, che hanno potuto festeggiare le doppiette di Son contro Stoke City e Middlesbrough. Nel match contro il Sunderland solo la sfortuna ha fermato il Sudcoreano, in una folle partita terminata 1-0 per gli Spurs. Il gol realizzato ieri a Mosca permette a Son di avere una media di una rete a partita, avendo iscritto ben 5 volte il suo nome nel tabellino, in altrettanti match.
Mauricio Pochettino ha ampiamente dimostrato di credere in lui sia con le scelte di formazione si parlando così del giocatore: “Son is a different person – he’s more mature and he knows the league and he’s settled in fantastically now.” Si è ambientato alla grande anche tra i tifosi, che ora sono pazzi di lui, tanto da consegnarli (con i voti a fine gara) per 4 volte consecutive il premio MOTM (man of the match). Son ha ora superato la parte difficile dell’arrivo a Londra, è riuscito ad ambientarsi. A 24 anni ci sono ancora grandi margini di miglioramento e, con un tecnico come Pochettino, Son riuscirà a confermarsi a grandi livelli.
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