Il Nizza chiude il colpaccio estivo aggiudicandosi, per un anno, le prestazioni del centrocampista Wesley Sneijder. L’olandese, svincolatosi dal Galatasaray, era alla ricerca di un’ultima avventura nel calcio che conta e ha scelto, senza pensarci due volte, la destinazione francese per poter disputare la Champions o l’Europa League. Vediamo come il classe ’84 andrà ad inserirsi negli schemi di Favre e di come si evoluta in questi anni la sua carriera.
SNEIJDER, DALL’AJAX AL NIZZA PASSANDO PER REAL ED INTER (a cura di Andrea Mariani).
Wesley Sneijder nasce ad Utrecht nel 1984 ed inizia la sua carriera da professionista con la maglia dell’Ajax: con il club della capitale esordisce nel 2002 e, in 5 anni, metterà a segno 43 reti in 126 match di Eredivisie. Il ragazzo si mette in mostra per il tocco preciso e letale con entrambi i piedi: nasce come trequartista che può, all’occasione, fare l’ala. La sua caratteristica principale è quella di fornire assist ai compagni con lanci lunghi, dal tempismo perfetto, o con filtranti che tagliano fuori la difesa avversaria. Letale sui calci piazzati, sia da corner che su punizione, verrà definito da Van Basten come: “il miglior centrocampista che l’Olanda abbia mai prodotto“. Proprio grazie a queste doti è impossibile trattenerlo in Olanda e nel 2007 approda in Spagna con la maglia del Real Madrid. L’avventura iberica è ricca di trofei, ma non esaltante, nonostante Sneijder si metta spesso in mostra per un tecnica al di sopra della media. I blancos, dopo appena 2 anni, 52 presenze e 11 realizzazione, decidono di cederlo in Serie A, precisamente a Milano sponda Inter. Con i nerazzurri e sotto la guida di Mourinho giungerà all’apice della sua carriera conquistando, nel 2010, il triplete e cucendosi addosso la maglia da protagonista di quella cavalcata storica. Dopo l’annata trionfale, il ragazzo viene utilizzato sempre meno poichè spesso infortunato e con un’Inter allo sbando che non riesce ad riorganizzarsi dopo la scorpacciata di trofei. Nel 2013 decide di salutare la formazione che lo ha portato sul tetto del mondo e vola in Turchia per abbracciare Mancini e il Galatasaray. Dopo 4 anni, 122 gare e 35 realizzazioni in Super Lig giunge il momento di svincolarsi per cercare l’ultima grande avventura e l’occasione gli viene fornita dal Nizza, ai preliminari di Champions e sicura di un posto in Europa League in caso di sconfitta ai playoff. Sneijder ha sempre messo in bacheca trofei, ovunque si sia diretto. Il ragazzo vanta: 1 campionato olandese, 3 supercoppa d’Olanda, 2 KNVB Beker, 1 campionato spagnolo, 1 supercoppa spagnola, 1 campionato italiano, 2 coppa Italia, 1 supercoppa italiana, 2 campionati turchi, 3 supercoppa di Turchia, 2 coppe di Turchia, 1 Champions League e 1 supercoppa europea. Un bottino niente male al quale manca qualcosa di francese: con il Nizza ha la possibilità di tornare protagonista proprio negli ultimi anni della sua straordinaria carriera.
L’UOMO GIUSTO AL POSTO GIUSTO (a cura di Gianmarco Galli Angeli)
Wesley Snejider è quanto di meglio potesse capitare al Nizza: non sarà sicuramente il giocatore che sette anni fa stupiva il mondo con la maglia dell’Inter, ma è comunque un fantasista che nell’ultima stagione, pur non particolarmente esaltante, ha servito 15 assist ai compagni di squadra. Lucien Favre avrà a disposizione un giocatore in grado di costruire trame offensive e che gli permetterà di costruire due diversi schemi di gioco: 4-2-3-1 con l’olandese dietro Balotelli o, in alternativa, un 4-3-1-2 con l’ex Galatasaray rifinitore dietro le due punte a disposizione della squadra della Costa Azzurra. La seconda variante potrebbe essere usata quando i rosso-neri si trovano in svantaggio o nelle partite meno impegnative, più probabile che l’ex Inter trovi spazio in un modulo che vede l’utilizzo di un solo centravanti.