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Siviglia cinico nel Gran Derbi

Siviglia – Betis era stata la prima gara di Liga post “primo confinamento” (ne seguiranno diversi). Da quell’11 giugno 2020, in un atmosfera abbastanza singolare, sono cambiate tante cose ma non il risultato finale. Da quella data ci siamo abituati agli stadi senza pubblico e lo hanno fatto anche i calciatori. Soprattutto Youssef En Nesyri, l’uomo copertina della speranza andalusa in Champions e del Gran Derbi, che ha deciso scartando freddamente  Robles al 27′ del primo tempo.

E se la doppietta aveva contribuito a mostrare a tutta Europa un attaccante giovane, moderno, velocissimo in campo aperto e a tratti anche molto elegante, il gol da tre punti con il Betis lancia il Siviglia verso la qualificazione in Champions League e stende la squadra più in forma della Liga. I ragazzi di Pellegrini arrivavano al derby dopo quattro vittorie consecutive e una striscia clamorosa di risultati utili che durava dal derby di andata del 2 gennaio (esclusa una sconfitta comprensibile con il Barcellona).  E da questa stracittadina sono usciti a testa alta, creando più palle-gol degli avversari con Canales, Ruibal, Fekir e Borja Iglesias e pagando l’unica grave disattenzione difensiva.

Dal canto suo il Siviglia reagisce all’eliminazione in Champions League con il Borussia Dortmund confermandosi al quarto posto con sei punti di vantaggio (e una gara da recuperare) sulla Real Sociedad. La difesa, a esclusione del quasi sempre formidabile Bono, ha sofferto molto, ma rimane la seconda migliore alle spalle dell’Atletico Madrid del Cholo Simeone.

  • Il ruolo del Papu Gomez. Stanno crescendo le prestazioni di Alejandro Gomez, dal quale i sevillistas si aspettavano forse qualcosa in più Nell’ora di gioco in cui è rimasto in campo ha più volte ricevuto palla tra le linee mettendo spesso in difficoltà il Betis. La sensazione quando si destreggia nella “sua” zona di campo è che i  compagni si muovano poco, ma impareranno presto a conoscere le sue qualità e idee. Può essere un fattore in questa chiusura di Liga.
  • Un perfetto Fernando. Spesso sottovaluto, è ormai un pilastro del calcio di Lopetegui. Nella posizione di mediano che si trasforma in difensore aggiunto è determinante e, nonostante i tanti chilometri e interventi, sbaglia pochissimo in fase di impostazione. Senza di lui il Siviglia cambia volto in negativo, e si è visto nell’ultimo quarto d’ora di gara.
  • L’intramontabile Jesus Navas. Questa volta non parliamo né di record né di età, perché lui di questi derby ne ha giocati tanti, ma ciò che conta è il suo essere ancora decisivo. L’assist visionario per En Nesyri ha deciso una partita che può cambiare il morale in vista del finale di stagione.
Francesco Castorani

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