Il Siviglia ha ospitato l’Atlético Madrid nel posticipo di Pasqua: al Ramon Sanchez-Pizjuan la capolista di Liga è caduta, col Real salito a soli 3 punti ed il Barcellona che ora ha l’occasione di portarsi ad una sola lunghezza dai colchoneros.
Vincere a Siviglia non è compito facile per nessuna squadra spagnola: l’Atlético aveva però l’obbligo di rispondere alla vittoria dei blancos, lanciando anche un messaggio ai blaugrana di Koeman. Che i ragazzi di Simeone fossero al capolinea dal punto di vista fisico era parso evidente nelle ultime uscite che hanno anticipato la sosta delle nazionali: tre vittorie e due pareggi, tra i quali l’1-1 nel derby di Madrid. Una condizione rivedibile ma che non ha influenzato la marcia dei colchoneros, capaci comunque di trainare la carovana fino alla pausa. Staccare la spina da un campionato mentalmente estenuante avrebbe però dovuto ricaricare le energie per una squadra come quella del Cholo. Il cuore a questo Atlético non era mai mancato, nonostante qualche momento di confusione, come nell’ultima sconfitta in campionato (lo 0-2 col Levante o la rivedibile eliminazione dalla Champions League col Chelsea). Il largo vantaggio accumulato negli scorsi mesi su quelle che sarebbero comunque state le principali pretendenti, nonostante avvii di stagione non esaltanti, rappresentava una garanzia per l’Atleti: con Real Madrid e Barcellona il margine di errore deve essere sempre minimo, ma quelli che a tratti erano 12 potenziali punti di distacco si sono sgretolati in un mese e poco più. L’atteggiamento negativo nell’approcciare le partite di questo 2021, specie nelle ultime giornate, non può essere trascurato: una squadra abituata a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a fare di grinta e audacia le caratteristiche più utili quando a mancare erano i mezzi tecnici, non ha saputo mantenere fede alle aspettative. Che il calcio spesso sovverta i pronostici è risaputo: a crearseli per poi contraddirli, in questo caso, è stato l’Atlético stesso. Il gol di Acuna che ha deciso il big match del Ramon Sanchez–Pizjuan ha premiato un Siviglia propositivo, con idee ed alternative che sulla sponda madrilena sono venute meno fin dall’inizio. Un approccio arrendevole, quasi a difendere un pari che, aldilà del punto che avrebbe portato, sarebbe comunque stato un segnale di timore: l’Atlético, forse, ha anche paura, e Barça e Real ora lo sanno.
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