Inter – Bayern Monaco non sarà decisiva per il futuro di Simone Inzaghi, perché non è detto che sia sufficiente. I nerazzurri, in poco più di una settimana, si giocano praticamente buona parte della stagione. E per evitare qualsiasi tipo di distrazione ogni scelta legata al prolungamento del contratto dell’allenatore è rimandata.
Molto, se non tutto, si deciderà nei prossimi dieci giorni. I nerazzurri devono difendere il 2-1 maturato a Monaco di Baviera, poi dovranno custodire il vantaggio di tre punti sul Napoli provando a centrare il risultato pieno a Bologna. Quindi dovrà superare l’ostacolo Milan in semifinale di Coppa Italia, dove si parte, di fatto, da zero, dopo l’1-1 maturato all’andata. Il miniciclo si chiuderà nella sfida contro la Roma. Vietato sbagliare: qualsiasi passo falso rischia di compromettere quanto di buono è stato fatto sin adesso sia in Europa, sia in campionato. Anche per questo Inzaghi ha rispedito al mittente ogni curiosità legata al proprio futuro.
Lo scenario è chiaro: l’Inter vorrebbe proseguire il percorso con Simone Inzaghi, considerato uno degli artefici di questa stagione sinora straordinaria, ma è altrettanto innegabile la possibilità di ritrovarsi a fine stagione paradossalmente anche con il cerino in mano. Il calcio, del resto, non è come le bocce. Non vince chi va vicino al bersaglio, ma chi lo centra. Ecco perché il discorso legato a un possibile prolungamento (l’attuale accordo scade nel 2026) si lega al raggiungimento dei risultati. In questo senso il tecnico si è aperto una importante linea di credito, ma per tramutarla in fiducia serviranno dunque almeno un altro paio di imprese.
La sensazione è che la dirigenza dell’Inter giudicherà più l’arrivo del percorso, seppur tenendo conto dell’importanza del lavoro svolto da Simone Inzaghi. In questa ottica i primi dubbi verranno sciolti molto presto. Già questa settimana e mezzo sarà esaustiva, perché dirà su quali fronti l’Inter sarà ancora in corsa. Comunque non sarà decisiva. Se Inzaghi uscisse da questa decade con la semifinale di Champions e la finale di Coppa Italia in mano e con un distacco invariato o aumentato sul Napoli, avrebbe molto più peso sino ad essere quasi inattaccabile. Quel “quasi” si lega, al mese di maggio quando si faranno i conti: sin allora, nessuna firma. Anche perché se l’Inter si trovasse a “zeru tituli” o con la sola Coppa Italia in mano, ma con il contratto di Inzaghi già rinnovato, sarebbe difficile anche per il club gestire e giustificare un certo tipo di scelta.
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