Finalmente è arrivato il calcio giocato ad accompagnarci in queste afose giornate estive, in cui nemmeno più il mix tra amichevoli e mercato hanno soddisfatto interamente i tifosi della Jupiler Pro League, il campionato belga arrivato alla sua 123esima edizione.
La prima partita dell’anno è stata disputata tra la neopromossa Royal Anverse, che ha ospitato i campioni in carica dell’Anderlecht: la partita, come predetto da Weiler, ha assunto connotati difficili soprattutto per le tante modifiche dovute alle cessioni, una su tutte quella del capitano Tielemans: proprio nello 0-0 d’esordio si sono evidenziati alcuni limiti offensivi dell’Anderlecht che dovrà sopperire a tutto ciò con l’inserimento di Kums a centrocampo e di Onyekuru come ala sinistra in arrivo dal Charleroi. Risultato diverso, ma partita molto simile è stata la prima in casa al Costant Vanden Stock Stadium, con gli ospiti del Kv Oostende molto attenti nelle chiusure difensive, con un primo tempo senza alcuna emozione e tiro in porta: cambia il risultato nella ripresa solamente grazie ad una deviazione fortunosa in area di rigore, dove “the magician” Sofiane Hanni si avventa e stabilisce il vantaggio dell’Anderlecht. Questi 4 punti in due partite, possono e devono essere un campanello d’allarme per Weiler, che dovrà ritrovare quel ritmo di palleggio che aveva reso formidabile l’attacco bleus l’anno scorso.
Sorprese ma neanche tanto: il Club Bruges e lo Zulte Waregen sono state sicuramente le protagoniste di queste prime due giornate di Jupiler Pro League; entrambe hanno segnato 7 gol in due gare ma lo Zulte gode di una posizione migliore grazie all’abilità difensiva dimostrata dai 4 tiri totali subiti in due partite, con un passivo fermo a zero.
Da una parte lo Zulte ha cambiato molto quest’anno, sostituendo il carismatico Leye in attacco con un talento niente male, 20 anni proveniente dalla Serbia ma col cartellino in mano al Benfica, ovvero Ivan Saponjic: il gigante di 192 centimetri ha realizzato una doppietta nella trasferta d’esordio con il Kas Eupen, non facendo rimpiangere colui che ha lasciato ricordi indimenticabili nella storia della Jupiler Pro League; a proposito di storie, ancora deve trovare spazio dal primo minuto Leali con la sua nuova squadra, con Dury intenzionato a far combattere lui e Bostyn per un posto da titolare.
In casa Bruges, le aspettative sono molto più alte, grazie anche al cambio tecnico che ha portato Ivan Leko a sedere su una delle panchine più prestigiose della Jupiler Pro League: l’arrivo del croato, ex secondo di Igor Tudor al Oh Leuven, proveniente da una buona esperienza con il Sint-Truiden lo scorso anno, ha mischiato le carte in tavola soprattutto sul modulo; il passaggio alla difesa a 3 ha responsabilizzato ancora di più la coppia Denswill-Engels, che hanno messo sotto la loro ala protettiva il giovane Brandon Makele, pupillo del coach nell’anno a Sint (Makele ha ripagato subito il suo allenatore col gol all’esordio dopo 5 minuti dall’inizio della partita). L’assenza di Izquierdo dall’11 titolare formato tramite il 3-4-2-1, ha fatto discutere inizialmente i tifosi, che vedono nel colombiano una delle armi offensive più note della squadra: lo scetticismo iniziale è stato totalmente ridestato dal suo attuale sostituto, l’ala sinistra Dennis; il giovanissimo nigeriano proveniente dal campionato ucraino, ha subito offerto uno spettacolo realizzativo di primo ordine, siglando tre volte il cartellino nelle prime due partite, attestandosi come attuale capocannoniere della Jupiler Pro League, e uno dei miglior giovani da visionare.
Ps: prima di terminare l’articolo un pensiero va all’attaccante del Bruges, il giovanissimo Wesley, autore di prestazioni incredibili nei play-off dello scorso anno, con 6 gol totali ed il titolo di capocannoniere del mini-torneo. Purtroppo salterà la prima parte di stagione, per una forma lieve di Meningite, motivo per cui la società ha deciso di proteggersi con l’acquisto dell’esperto Perbet.
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