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Sesta giornata dei play-off della Jupiler Pro League: Club Brugge in forte ripresa

Dopo il turno infrasettimanale che ha rivisto sorgere dalle ceneri come una fenice il Club Brugge di Preud-Homme grazie ad una vittoria convincente per 3-1 contro l’Oostende, la compagine fiamminga è chiamata a dimostrare la sua totale rinascita in una partita difficilissima in trasferta contro il Waregem di Franck Dury, squadra che sembra aver calato la propria intensità, come si è visto nella sconfitta 0-2 in casa contro il Gent. Dall’altra parte dello stato, l’Anderlecht di Weiler deve recuperare con il Gent i punti persi nell’immeritata sconfitta in settimana contro lo Charleroi in casa propria, uno 0-1 che ha lasciato strascichi nello spogliatoio come dimostrato dalla faccia non troppo soddisfatta dell’attaccante fuori forma, Lukas Teodorczyk. Infine l’ultima partita in programma è lo scontro di bassa classifica tra Oostende e Charleroi, entrambi in lotta per un posto nei preliminari di Uefa Champions League.

Andiamo ad osservare com’è andata:

Zulte Waregem-Club Brugge: 1-2

Scelte discutibili prima dell’inizio della partita per Preud-Homme che lascia fuori due pedine fondamentali come Engels al centro della difesa e Wesley al centro dell’attacco per la partita contro la compagine di Waregem, dall’altro lato Dury rinuncia a Kaya dal primo minuto preferendo un assetto molto meno offensivo del solito. Già dai primi minuti, i rossi di Waregem sembrano voler prendere il pallino del gioco, amministrando meglio il possesso palla e utilizzando il solito Leye come perno offensivo in grado di scaricare il pallone alle due ali per permettere gli inserimenti dei centrocampisti: l’osservazione non è errata, infatti passano 8 minuti e sul secondo calcio d’angolo della partita, il Club Brugge capitola grazie alla rete trasformata di testa da parte di Derijck, che porta in vantaggio lo Zulte; divertente quanto inoperosa è la reazione del portiere del Club Brugge Butelle che si lascia scappare un innocuo pallone dalle mani, depositandolo prima sul legno e poi in porta. Sembra un ritorno agli inferi per il Club Brugge, che si affida solamente ai contropiedi targati Vossen-Vanaken per riuscire a riportare in sesto la partita, con il possesso palla lasciato nei piedi della compagine di Waregem; proprio dal pressing alto su una rimessa laterale vicino alla porta della squadra di Dury, il recupero della palla da parte di Vossen porta ad un passaggio in diagonale perfetto per Vanaken, che si traveste da grande attaccante e deposita un grande diagonale alle spalle del portiere avversario. Il ritrovato pareggio riporta dose molto quantitative di coraggio al Club Brugge che incomincia a pressare ancora più alto, con il difensore Denswil che diventa più un centrocampista che un copritore di spazi difensivi; al 40esimo proprio grazie ad una sua sortita offensiva, nasce una palla recuperata che viene giocata in area da Vossen. Sembra inutile dirlo, ma il movimento alle spalle della difesa e la successiva finta di corpo per proteggere meglio il pallone può essere considerato un gesto da grande attaccante, ma il passaggio perfetto che libera fuori dall’area di rigore Rotariu riesce a sorprendere ancora di più; sembra già scritto il copione quando il rumeno fa partire il suo sinistro che si deposita sotto l’incrocio destro dei pali e determina il 1-2 del Club Brugge. Da quel momento e per tutto il secondo tempo lo Zulte cerca di offendere grazie anche all’inserimento di Kaya (che risulterà inoperoso), ma il Club Brugge resisterà e sfiorerà in contropiede con Izquierdo il gol della sicurezza del 1-3. La partita si conclude con una ritrovata fiducia per gli uomini di Preud-homme che sono riusciti a rosicchiare 5 punti in due partite all’antagonista Anderlecht.

Gent-Anderlecht: 0-0

Partita che sembra essere stata scritta da un falso romanziere del Medioevo: partita scialba, con protagonisti forse poco inclini al grande finale, uno 0-0 che delude prima gli spettatori e poi i calciatori stessi. Weiler lascia in panchina l’uomo del momento Tielemans, proponendo un 4-3-3 con lo spostamento di Hanni in mediana e Acheampong a fare compagnia in attacco a Teodorczyk. Anderlecht che sembra lontano dalla forma di un paio di settimane fa, non potendo nemmeno appoggiarsi sulla vena realizzativa del bomber polacco, ancora a secco nei play-off di Jupiler Pro League: dall’altro lato il Gent riesce ad appoggiarsi difensivamente alle amabili cure di Kalinic in porta (fondamentale in un paio di parate nel primo tempo su Hanni e nel secondo tempo su Teodorczyk) e davanti a lui a quelle di Mitrovic; offensivamente il nigeriano Moses Simon sembra quello più in palla e riesce a dare filo da torcere su entrambe le fasce offensive andando un paio di volte vicino alla realizzazione, mancata solamente grazie all’intervento di Boeckx. Ultima nota da riportare è la sostituzione mal digerita al 70esimo di Teodorczyk, che sembra rivolgere qualche parolina di troppo al suo allenatore, reo di aver tolto dal campo forse l’unico calciatore in grado di risolvere la partita.

Oostende-Charleroi: 1-0

Squadra di casa che si schiera con il 4-2-3-1 presentando il solito Dimata terminale offensivo, Charleroi che cerca di mettere in difficoltà la squadra avversaria con un 4-4-2 che vede il numero 10 Poilet come giocatore più avanzato: proprio lo stesso deve abbandonare sfortunatamente il campo di gioco dopo 10 minuti per uno stiramento; questo peserà sul match in corso e purtroppo per la restante parte di stagione in cui il numero 10 non potrà essere presente. La partita è vivace negli scontri a centrocampo, ma povera di occasioni, in cui l’elemento principale sembra essere proprio il giovane Dimata, che riesce prima a collezionare innumerevoli falli a centrocampo per la propria squadra, per poi andare vicino al gol in allungo su un cross dalla sinistra alla fine del primo tempo; su uno dei falli a centrocampo viene ammonito Marcq, ammonizione che metterà in disequilibrio il match nel secondo tempo. Proprio nella seconda frazione di gioco entra in campo il vero protagonista del match, l’arbitro Vertenten che dal 62′ in poi decide la partita grazie a due decisioni inventate: nella prima (che decide la partita) fischia una trattenuta inesistente su Dimata in area di rigore, con seconda ammonizione per Marcq e rete del 1-0 da di Siani; la seconda avviene a pochi minuti dalla fine con un rigore esplicito non concesso allo Charleroi su fallo in area di rigore su Fall. Le tantissime proteste da parte della squadra ospite non fanno presagire ottime notizie per l’arbitro fiammingo, che forse ha sulla coscienza una partita immeritatamente vinta dalla squadra di casa.

 

Vincenzo Nasto

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