La Russia chiude i battenti con la ventesima giornata ed un turno molto spezzettato causa i vari impegni europei. Ural-Arsenal apre la giornata al venerdì, mentre Akhmat-Zenit e Tosno-Lokomotiv chiudono il 2017 il lunedì. Occhi puntati sul big match di domenica con le deluse di Champions Spartak e Cska pronte a dar vita ad un derby emozionante. Il grande freddo russo terrà fermo il campionato fino al 4 marzo quando un altro derby di Mosca infiammerà la città, quello tra Lokomotiv e Spartak.
Ural-Arsenal Tula 1-1
Sfida di metà classifica alla SKB-Bank Arena dove Ural e Arsenal cercano punti per il sesto posto Europa League.
4-4-1-1 per i padroni di casa con Evseev rifinitore dell’unica punta Portnyagin, mentre Bozovic vira per un 4-3-3 con Tkachev e Kamgwa a supporto di Đorđević.
Nel campo ghiacciato di Ural l’Arsenal fa la partita, ma gli errori di Tkachev e Kamgwa e i grandi interventi di Godzyur tengono a galla gli arancioneri di casa che a sorpresa passano. Emelyanov salta Gorbatenko e calcia dal limite, la traversa lo ferma ma sulla respinta è pronto come un falco Portnyagin che di testa segna a porta vuota.
Nella ripresa il ritmo cala ed anche la temperatura si fa sempre più polare ma quasi casualmente gli ospiti pareggiano. Khagush calcia da fuori area, Emelyanov devia e trasforma la conclusione in un perfetto assist per Đorđević che gira benissimo di testa e segna il definitivo 1-1.
Pareggio che fondamentalmente soddisfa tutti e che lascia le due squadre ancora vicine all’Ufa.
Dinamo Mosca-Anzhi 2-0
Vero e proprio spareggio per la salvezza quello tra Dinamo e Anzhi con le due compagini appaiate con 19 punti a cavallo tra la zona retrocessione e quella playout.
I biancoblu scendono in campo con un 4-4-2 e con Lutsenko e Beqiraj come finalizzatori, mentre la squadra del Daghestan utilizza un 4-2-3-1 con Lescano in attacco.
I moscoviti sono carichi e partono fortissimo con Tashaev che deve solo appoggiare in rete un perfetto cross basso di Lutsenko. Una Dinamo galvanizzata inizia a spingere e sfiora il raddoppio subito dopo con Holmen che colpisce il palo con una deviazione ravvicinata da calcio d’angolo, ma l’Anzhi non molla. Poluyakhtov crossa dalla destra con Ivanchenko che si inserisce e a tu per tu con Shunin calcia a botta sicura ma colpisce clamorosamente la traversa.
La posta in palio è altissima, ma la partita è comunque bella e veloce e nella ripresa gli ospiti si suicidano regalando così il raddoppio. Capitan Tetrashvili sbaglia a centrocampo e permette ai biancoblu di ripartire in contropiede con Lutsenko che, ben servito da Beqiraj, incrocia e batte Loria per il 2-0 che taglia le gambe alla squadra di Skripchenko.
Vittoria importantissima per la Dinamo che si stacca dalla zona retrocessione e punta ad uscire anche da quella playout, mentre per l’Anzhi è una dura sconfitta.
Rubin Kazan-Khabarovsk 3-1
Il Rubin Kazan sta drammaticamente scivolando sempre più in basso in classifica e contro l’ormai spacciato Khabarovsk è fondamentale la vittoria.
Nonostante ciò Berdyev schiera una squadra difensiva con un 5-3-2 e con i soliti Azmoun e Kanunnikov in avanti. Poddubskiy vira per uno spregiudicato 3-4-3 sperando di vincere e rientrare in corsa salvezza.
La squadra del Tarstan sfiora subito il vantaggio con Kanunnikov che sfrutta un clamoroso errore del portiere Dovbnya e di Dimidko che mancano la palla, ma il suo tiro dal limite dell’area è troppo debole e Yediev salva sulla linea. Il Rubin domina e alla fine trova il vantaggio. Kudryashov appoggia di testa per Kanunnikov che non tocca, ma manda fuori tempo anche l’ingurdabile Dovbnya e a porta vuota per Azmoun è un gioco da ragazzi portare avanti i suoi. A fine primo tempo finalmente c’è gloria anche per Kanunnikov che di testa schiaccia un cross di Ozdoev. Il tiro non è irresistibile, ma oggi il portiere del Khabarovsk non è una saracinesca e riesce solo a toccare.
La gara, se mai ce ne fosse stata una, viene chiusa ad inizio ripresa con Ozdoev che si incunea in una molle difesa ospite e segna il 3-0. Gli ospiti trovano il gol della bandiera nel finale con una bella girata di testa di Maksimenko, ma la differenza tra le due squadre è stata abissale.
Tre punti importanti per un Rubin che vuole raggiungere la salvezza quanto prima, mentre per la favola Khabarovsk manca solo la matematica per sancire la sua retrocessione.
Amkar-Krasnodar 1-3
Obbiettivi diversi si scontrano a Perm con l’Amkar impantanato nella lotta salvezza e il Krasnodar che cerca la prima qualificazione in Champions.
3-4-3 per i rossoneri con il croato Darko Bodul in attacco, mentre i neroverdi di Shalimov si affidano ad un 4-2-3-1 con Ignatyev unica punta.
La differenza tra le due formazioni c’è e si vede e gli ospiti dominano già nel primo tempo e da corner di Shishkin è Gritsaenko ad accorrere dalle retrovie e a trovare di testa lo 0-1. Il raddoppio è da manuale del calcio e dopo una splendida azione nello stretto in area di rigore Claesson crossa al centro per un liberissimo Ignatyev che deve solo appoggiare in rete. C’è gloria anche per il sempre ottimo portiere Sinitsyn che compie un prodigio su gran destro di Bodul.
Nella ripresa ci si aspetta una reazione dell’Amkar ma non passa nemmeno un minuto per lo 0-3. Ignatyev restituisce il favore a Claesson che inrcocia di destro e batte un incolpevole Nigmatullin per il gol che chiude la contesa. I padroni di casa rendono meno amaro il passivo con Forbes che trafigge Sinitsyn con un gran sinistro su assist di Idowu, ma il Krasnodar non si fa più sorprendere.
Shalimov può sorridere per la grande stagione della sua squadra e il sogno continua.
Spartak Mosca-Cska Mosca 3-0
Grandissimo incontro a Mosca con un derby tra le deluse della Champions e che per questo vogliono riprendersi.
Carrera cambia modulo e passa ad un 4-2-3-1 con Luiz Adriano unica punta e Zé Luís in panchina. Più offensivi i rossoblu di Goncharenko che passano ad un 3-4-3 con Dzagoev, Wernbloom e Vitinho in attacco.
In una Otkrytie Arena tutta esaurita lo Spartak parte fortissimo e passa subito in vantaggio. Melgarejo se ne va sulla sinistra e crossa per Luiz Adriano che calcia al volo ma Akinfeev vola e salva i suoi. Sulla respinta arriva Quincy Promes che fa sedere Fernandes e riesce a ribadire in rete. Inzia a nevicare, ma i Campioni di Russia sono bollenti e Akinfeev compie un doppio miracolo prima sul destro da fuori di Samedov e poi è prodigioso sulla respinta di Luiz Adriano. Il Cska prova a scuotersi, ma le azioni d’attacco sono poche e i tiri da fuori poco precisi.
Nella ripresa i rossoblu sfiorano il pareggio con Wernbloom che alza troppo il destro a giro e sfiora la trasferta, ma gol fallito gol subito. Natcho si addormenta e Fernando gli soffia palla servendo Luiz Adriano. Vasin lo chiude poco prima di calciare ma così facendo serve ancora Quincy Promes che calcia al volo di destro e segna il 2-0. La rete taglia le gambe agli ospiti e lo Spartak arriva fino alla fine senza soffrire troppo, ma negli ultimi secondi degli otto minuti di recupero decide di attaccare e arrotondare il risultato. Prima Zé Luís si mangia un gol già fatto e poi in contropiede il brasiliano serve a Pašalić la gloria per il definitivo 3-0.
Carrera non vuole abdicare così facilmente e lo Spartak scavalca in classifica un Cska che viene passato anche dal Krasnodar e scivola al quinto posto.
Rostov-Ufa 1-0
La delusione stagionale Rostov cerca di allontanarsi dalle basse zone della classifica, ma l’Ufa non vuole rinunciare al suo sogno europeo.
Gialloblu che schierano un 4-3-3 insolito con Bukharov, Zuev e Doumbia in attacco, mentre Semak opta per un 3-4-2-1 con là davanti il solo Krotov.
Primo tempo da sbadigli, ma con i padroni di casa che trovano a sorpresa il vantaggio. Zuev calcia molto bene in area una punizione per Ingason che si inserisce e di testa batte Belenov. Nella ripresa l’Ufa protesta e ne ha ben ragione perchè non gli viene concesso un gol netto. Salatic colpisce di testa al limite dell’area piccola, ma Pesyakov è reattivo e respinge. Sulla palla si avventa Tumasyan che calcia a botta sicura e Pesyakov compie un altro miracolo parando, ma lo fa nettamente oltre la linea di porta. L’arbitro Moskalyov non vede e non concede un pareggio agli ospiti che sarebbe stato giustissimo. Al 94′ Shomurodov sfiora il raddoppio, ma il suo colpo di testa si ferma sulla traversa.
Il Rostov porta a casa tre punti importantissimi, mentre l’Ufa chiude un gran 2017 con l’amaro in bocca.
Akhmat-Zenit San Pietroburgo 0-0
Dopo aver scoperto il proprio avversario di Europa League lo Zenit deve affrontare l’insdioso Akhmat in quel di Grozny.
I padroni di casa schierano un 3-4-3 con Roshi, Mitrishev e Jabá in attacco e Mancini risponde con un inedito 4-2-3-1 con il debutto a centrocampo di Kaplenko con Kokorin uncia punta.
I biancoverdi partono forte e una gran punizione di Ismael fa volare Lodygin che respinge la punizione a ridosso della linea di porta. Partita nel complesso lenta che vive di fiammate e di grandi interventi dei portieri come quello di Gudiev su Kokorin e un’altra prodezza di Lodygin che chiude lo specchio a Mitrishev.
Nella ripresa lo Zenit decide di non vincere sbagliando un gol impossibile da sbagliare. Rigoni se ne va sulla destra e calcia con Angel che in scivolata fa impennare la palla sulla traversa. Forse anche a meno di un metro dalla porta arriva Kokorin che deve solo appoggiarla in porta ma spara incredibilmente alto. Il gol sciocca la squadra di Leningrado e fatica a macinare fino agli ultimi minuti quando Kranevitter ha la grande occasione per segnare ma strozza troppo il suo destro e poco prima della linea respinge di testa Semenov.
Altri punti persi per uno Zenit che si fa raggiungere dallo Spartak e per la quinta trasferta consecutiva non riesce ad ottenere i tre punti e per Mancini ora si fa durissima.
Tosno-Lokomotiv Mosca 1-3
Vola a San Pietroburgo la Lokomotiv che cerca di balzare sempre più in vetta alla classifica e godersi le meritate vacanze con mezzo titolo già in tasca.
Parfyonov sa che la sua salvezza va costruita in altre partite ma cerca in Markov e Palienko un duo in grado di fermare la capolista. Semin rispolvera dopo vari mesi l’eroe del Portogallo Éder e vara per un 4-2-3-1.
I moscoviti giocano come sempre di attesa, ma gli attacchi di casa si interrompono sempre sul muro rossoverde e in contropiede sono letali. Aleksey Myranchuk verticalizza per Kolomeitsev che invece di tirare appoggia per Farfán che tocca quel tanto che basta per lo 0-1. Il peruviano è in formissima e sfiora la doppietta ma stavolta Yurchenko para bene. Il Tosno ha un sussulto con Trujić che da posizione impossibile sorprende Kochenkov che per sua fortuna è salvato dal palo.
Nella ripresa la capolista parte fortissimo ed Éder con una gran giocata in palleggio e un destro schiacciato a raddoppiare per i suoi. Ignatjev fa sfiorare l’autogol a Dugalic che però riesce a salvare e proprio quando si aspetta il terzo gol ospite il Tosno riapre la gara. Galiulin calcia una punizione per Dugalic che colpisce male di testa ma così facendo serve a Trujić la palla per il facile 1-2. Partita in discussione? Niente affatto, passano infatti pochi minuti e il solito Farfán prima fa compiere un miracolo a Yurchenko e poi fa salvare sulla linea a Chernov sulla respinta. Dal corner che ne segue però il peruviano svetta più in alto di tutti e trafigge l’estremo difensore di casa per l’1-3 finale.
La Lokomotiv trionfa e scappa via a otto punti di vantaggio dalla coppia Zenit-Spartak e la banda di Semin non poteva passare vacanze migliori.
20 giornata
Akhmat-Zenit San Pietroburgo 0-0
Amkar-Krasnodar 1-3
Dinamo Mosca-Anzhi 2-0
Rostov-Ufa 1-0
Rubin Kazan-Khabarovsk 3-1
Spartak Mosca-Cska Mosca 3-0
Tosno-Lokomotiv Mosca 1-3
Ural-Arsenal Tula 1-1
Classifica
1.Lokomotiv Mosca 45
2.Zenit San Pietroburgo 37
3.Spartak Mosca 37
4.Krasnodar 36
5.Cska Mosca 35
6.Ufa 27
7.Akhmat 26
8.Ural 25
9.Rostov 25
10.Arsenal Tula 25
11.Rubin Kazan 23
12.Dinamo Mosca 22
13.Amkar 21
14.Tosno 20
15.Anzhi 19
16.Khabarovsk 12