Tutti gli appassionati di calcio sono a conoscenza del calore dei tifosi scandinavi, quando si tratta di sostenere la propria squadra. La nostra attenzione, oggi, cade sul mondo dell’FC Copenaghen, club moderno ed in continua espansione, che fa dell’universo-tifo un suo punto di forza. Sia nelle trasferte danesi che in quelle europee, i fidati tifosi dei Løverne sono sempre attivissimi con delle memorabili coreografie, giochi di fumogeni, e cori che sono diventati famosi in tutto l’ambito del calcio nordico. Tuttavia, è al Telia Parken, dove l’FCK gioca le sue partite casalinghe, dove si può assistere ad un vero e proprio spettacolo, in ogni singola occasione. La forte rivalità con i concittadini del Brøndby ha fatto sì che il Parken divenne negli anni un fortino dove esprimere la propria identità da capitolini, alla faccia dei tifosi della squadra della periferia ovest della principale città della Selandia e della Danimarca intera. Pochi mesi fa il club bianco-blu ha festeggiato il 25esimo anno di vita; nel 1992 infatti, con l’avvento della Superligaen danese (in contemporanea con la Premier League), KB e B1903 (due squadre della città) si unirono al fine di contrastare gli acerrimi rivali del Brøndby. Da quel momento, fu un totale successo: in 25 anni l’FC Copenaghen ha conquistato 12 Campionati e 8 Coppe nazionali, un bottino esageratamente superiore a quello dei cugini.
Ma da dove arriva questa tradizione vincente? Semplice: per gran parte, deriva dalla fame di vittoria dei tifosi del centro di Copenaghen, che ora possono urlare fieri di avere nelle proprie mani l’intero movimento calcistico nazionale, e di rappresentare un’abbondante fetta del calcio scandinavo, insieme ad altri pochi club eletti. L’impegno dei ragazzi della Sektion 12 è stato fino ad ora encomiabile, e non da alcuna impressione di voler rallentare. Restare sul trono di Danimarca è un obbiettivo concreto e comune di club e tifosi: è per questa ragione che, come nel caso di qualche altra società europea (cfr. Marsiglia, Legia Varsavia), l’essere parte integrante della S12 è diventato un vero e proprio lavoro. Lo stesso Thomas Delaney, in una lunga intervista pubblicata nel 2015 dai canali dell’FCK aveva dichiarato la consapevolezza dell’essere superiori ai rivali del Brøndby, proprio per la loro condizione di squadra della città, e non della periferia.
Noi di Footbola, per capire meglio le dinamiche di questo tifo così caldo, abbiamo deciso di contattare parecchi esponenti del mondo dell’FC Copenaghen. Le loro affermazioni ci hanno aiutato ad entrare in contatto con una realtà magnifica, fatta per gran parte di canti sguaiati e tifo estremo, ma che è attivissima anche in ambiti ben diversi dalla semplice partita. Essere tifosi fedeli dei leoni danesi è infatti un lavoro che si impara fin da bambino. Insieme, in questo percorso, scopriremo il motivo di ciò e di molte altre cose, oltre che al pensiero di qualche calciatore del club.
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Attraverso André Rothschild, video-producer dell’FC Copenaghen, abbiamo potuto ottenere numerosi contatti dai quali ricevere preziose informazioni. La prima persona con cui abbiamo avuto il piacere di parlare è stata Pia Ystrøm, responsabile del settore giovanile della Sektion 12. Sì, avete letto bene; esiste un vero e proprio settore dello stadio dove i giovani tifosi dell’FCK, con o senza famiglia, si radunano per imparare a diventare dei tifosi ideali ed utili alla causa. La gentile collaborazione della vera e propria Sektion 12 permette ai giovanissimi tifosi di comandare a tratti i canti dell’intera tifoseria. Per incentivare l’entrata dei bambini in questo stupendo mondo, il club organizza spesso eventi prima e dopo la partita nell’enorme area verde antistante il Parken, dove i ragazzini possono avere il piacere di chiacchierare e farsi una foto con la mascotte del club e con Capitan Bongo, che spesso funge anche da capo ultras della giovanissima sezione.
Queste le parole della responsabile Pia:
“L’idea della fondazione dell’FCKFCU 18 (la sezione giovanile dei tifosi dell’FCK) è nata a causa dell’assenza di alcuna istituzione per i nostri tifosi adolescenti. Molti fan, una volta diventati 16enni, diventano membri della Sektion 12, ma altri preferiscono restare nel nostro settore per altri anni, nonostante la loro età. Una collaborazione ufficiale con il club ci ha consentito di prendere posizione nella Nedre C del Telia Parken, appena a sinistra della S12. Negli ultimi anni abbiamo creato anche una pagina Facebook dove io ed altri responsabili del giovane fanclub rispondiamo a varie curiosità e teniamo aggiornata la bacheca con fotografie, eventi e molto altro. Nella maggior parte delle partite sono io stessa ad occuparmi dei media, così come quando organizziamo altre manifestazioni, quali grigliate, partite di calcio tra i membri del club e molte altre iniziative. Di solito riscontriamo un grande successo nella giornata scelta per creare gli striscioni e le nostre coreografie per le partite casalinghe del fine settimana. Tutti i nostri giovani membri ricevono ad ogni partita delle agevolazioni per l’acquisto di biglietti o gadget, e quando non lavoro, adoro andare nel nostro settore per salutare tutti e lavorare con lo staff. Io ed altri due collaboratori siamo attivi nei preparativi alla partita ed alla cura di tutti i ragazzi che formano il nostro gruppo. Spesso portiamo alla partita bandiere e striscioni, sventolati a turno da ogni nostro ragazzo. Inoltre abbiamo anche dei libretti dove tutti possono leggere le parole dei cori più famosi della tifoseria in modo da poter collaborare nel tifo. Sono convinta che il lavoro che svolgiamo è importantissimo, soprattutto nel creare una comunità di condivisione e passione; assistere ad una partita di calcio è sempre bello, ma lo è di più in questo modo. Per i futuri ultras del club è fondamentale capire quanto lavoro serva per portare uno spettacolo tale ad ogni singola partita casalinga. Spero che un giorno i miei ragazzi possano aiutare e collaborare nello sforzo degli attuali ultras della Sektion 12. Magari potranno diventare anche dei fissi volontari del club, come me. Il nostro obbiettivo principale è quello di creare l’atmosfera ideale per l’FC Copenaghen, incrementando anche il flusso di seguaci della squadra con queste innovative metodologie.”
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Un grande contributo nel capire i meccanismi del tifo del club, ci è arrivato anche da N., importante membro della S12. Alla domanda riguardante il proprio rapporto con la Sektion 12 e le ideologie comuni tra la dirigenza ed i tifosi, N. ha desiderato rimarcare ulteriormente la totale comunione di intenti che caratterizza il rapporto tra società e ultras. Una collaborazione così sinergica, non può che portare ad ottimi risultati, e negli ultimi anni, tutto è andato per il meglio. Queste le parole dell’intervistato:
“La Sektion 12 rappresenta in tutto e per tutto la colonna portante del tifo attivo dell’FCK, e da 11 anni a questa parte esiste un accordo tra club e tifoseria che ci lega indissolubilmente. Come in molte altre realtà europee, essere un ultras è una cosa che ti occupa pieno le giornate. La Sektion 12 dipende dall’FC Copenaghen, e l’FC Copenaghen dipende dalla Sektion 12: è questo rapporto che ci rende così forti.” N. continua spiegandoci fatiche e soddisfazioni tipiche di un ultras della città di Copenaghen. “La cosa migliore che si possa provare, è vedere che il tuo contributo è utile alla squadra. Non c’è niente di meglio di stare sulle tribune di tutta Europa a sostenere i calciatori del tuo club, e vederli più carichi grazie al tuo lavoro. Ovviamente per una partita europea, o un derby, la preparazione da parte nostra è ben diversa rispetto ad una regolare partita di campionato. Molti soldi, molto sudore, e molto tempo vengono impiegati per questa causa. Lavoriamo giorno e notte per assicurarci di avere il miglior tifo di Scandinavia”. N. ci saluta parlando infine degli obbiettivi comuni della Sektion 12, e dello sviluppo che la curva ha avuto negli ultimi anni, inquadrando passato, presente e futuro dei tifosi bianco-blu. “Non si è mai stanchi di tifare per il bene del proprio club, perciò mi aspetto un’ulteriore crescita rispetto a questi primi 11 anni di totale sinergia. Siamo super orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto e di ciò che mettiamo in campo ogni settimana. Tuttavia, questo non significa che siamo sazi e soddisfatti: continueremo a lavorare duro per molti altri anni.”
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Torkil Fosdal, giornalista del club fin dalla nascita dello stesso, nel periodo di ritiro della squadra a Bad Radkersburg, in Austria, ha raccolto per noi dei pensieri e delle frasi direttamente dai calciatori del club, arricchendo questo articolo con delle preziosissime informazioni derivanti dai diretti interessati. Di seguito, virgolettati, troverete i pensieri di Rasmus Falk-Jensen, Youssef Toutouh e Mikael Antonsson (peraltro vecchia conoscenza della Serie A).
“Non si può fare altro che ammettere che il lavoro che la Sektion 12 svolge per noi è fantastico! Stanno facendo un lavoro veramente magnifico, e tutti noi calciatori lo appreziamo moltissimo. Contare sul loro supporto, sempre leale e fedele, è davvero strepitoso e significa moltissimo per tutti noi. E’ incredibile pensare a quanto tempo questi ragazzi spendano, oltre che all’energia che impiegano per preparare tutta la cornice necessaria per rendere ogni match un’esperienza unica” –Rasmun Falk-Jensen.
“La Sektion 12 è sempre accanto a noi, e non importa se giochiamo in casa o in trasferta. Negli ultimi tempi abbiamo sentito un calore straordinario anche fuori dalla Danimarca, nelle nostre trasferte europee. Sono stati presenti per me e per tutti dal primo giorno in cui ho firmato per l’FC Copenaghen, e li ho sentiti vicini anche quando ho giocato una finale di Coppa nazionale con la maglia dell’Esbjerg al Parken, nel mio periodo di prestito. E’ quasi difficile spiegare quanto questi ragazzi significano per me, e sicuramente ho un rispetto grandissimo per ciò che fanno e ciò che sono. Noi calciatori parliamo spesso del tempo che i nostri ultras impiegano per creare l’atmosfera adatta in tutte le partite importanti. Ho davvero un rispetto ed un amore infinito per loro!” –Youssef Toutouh.
“Durante la mia carriera ho giocato anche in Italia, dove i tifosi sono super orgogliosi ed appassionati al loro club. Con la Sektion 12, e nel mondo del Copenaghen, provo le identiche sensazioni. Ogni partita in programma loro sono presenti, e ciò è veramente impressionante soprattutto se si considerano le complicate trasferte che devono affrontare nella fredda Danimarca. E’ sempre più facile tifare per una squadra vincente; io sono stato qui per molto tempo, e loro non ci hanno mai abbandonato anche nelle rare occasioni nelle quali non siamo riusciti a performare come desideravamo. Secondo me, la Sektion 12 è l’esempio perfetto di un tifo sano, appassionato e leale.”- Mikael Antonsson.
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