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Nel segno di Bendtner. Il Rosenborg prova la fuga

Va in archivio anche la sesta giornata della Eliteserien. Dopo un weekend davvero intenso, il più combattuto e seguito (sugli spalti) oserei dire, arriva il primo verdetto stagionale: il Rosenborg, vittorioso sul campo del Sarpsborg, ingrana la marcia e tenta la fuga solitaria. Niente di nuovo o impronosticabile ma la costanza di rendimento delle inseguitrici poteva mettere pressione all’armata di Trondheim e mantenere il campionato più aperto del previsto. Così non è stato. Dietro si fermano tutte le inseguitrici ed il solco è fatto.

POSTICIPO CON IL BOTTO
Partiamo dalla fine, ovvero dal match di cartello di questo sesto turno. La sfida fra Sarpsborg 08 e Rosenborg è già un crocevia importante per la Eliteserien versione 2017. Una vittoria dei padroni di casa avrebbe regalato una nuova capolista e avrebbe condannato i campioni in carica alla prima sconfitta in campionato. Nel tutto esaurito della Sarpsborg Arena è il team dell’Østfold a partire meglio e ha, nei primi cinque minuti di orologio, ben due occasioni per portarsi in vantaggio. A zittire gli animi del popolo biancoblu ci pensa però Nicklas Bendtner: l’attaccante danese, imbeccato splendidamente da un lancio di Konradsen, si sistema il pallone in corsa, aspetta il rimbalzo giusto e fredda l’estremo difensore avversario con un destro velenoso che muore sotto l’incrocio dei pali. L’ex Juventus sembra aver trovato la condizione atletica non pervenuta nelle prime uscite in maglia Rosenborg. Un realizzazione davvero deliziosa che proietta il giocatore ai fasti di un tempo. Succede poco altro nella prima frazione ma c’è da raccontare un episodio piuttosto particolare. Dalla caotica e chiassosa curva ospite viene lanciato un petardo che malauguratamente cade dietro alla porta di Hansen, vicino ad un raccattapalle. L’esplosione, seppur contenuta, spaventa e stordisce il ragazzo che, richiamando le attenzioni dello staff dello stadio, viene portato in tribuna accanto al padre per poi essere visitato dai medici dell’impianto. Tutto rientra nella normalità, il giovane sta bene ma non se la sente di riprendere il proprio posto. A fine partita le due squadre decideranno di regalare allo sfortunato raccattapalle una maglia di gioco con le firme di tutti i calciatori. Sono certo comunque che la federazione rivedrà in video l’accaduto e prenderà i provvedimenti adeguati contro la tifoseria del Rosenborg.  Tornando al calcio giocato, nella ripresa il Sarpsborg si getta a spron battuto nella metacampo avversaria e trova il gol del pareggio al minuto 79 quando un tiro dalla lunghissima distanza beffa Hansen, piuttosto goffo nel tentativo di bloccare la sfera. Con lo speaker ancora intento ad urlare il nome del marcatore, il Rosenborg si riporta avanti grazie ad piatto destro sul palo lungo di Mushaga Bakenga. Una disattenzione quella del Sarpsborg che costa carissimo. Nemmeno la superiorità numerica a dieci dal termine per rosso diretto ai danni di Jevtovic consente al Sarpsborg di portare a casa un pareggio che avrebbe meritato. Per gli uomini di Ingebrigtsen una vittoria importantissima, sudata e per questo ancor più preziosa. Per noi rimane la consapevolezza che quest’anno i Troillongan dovranno sudare più del solito per portare in bacheca il venticinquesimo titolo nazionale.

FORATURE NEL GRUPPO DELLE INSEGUITRICI
Fra pochi giorni parte il Giro d’Italia. Il riferimento ciclistico è voluto ed esplica bene il concetto. Con lo scontro in vetta aperto a qualsiasi risultato, il gruppo di testa parte con il vantaggio di giocare prima dei possibili fuggitivi. Non ne approfitta nessuno. Sabato, nell’anticipo, il Brann viene imbrigliato da un Viking rinato dopo l’inizio di stagione disastroso. É ancora una volta l’estro di Samuel Adegbenro a scippare i tre punti ai rossi di Bergen. Dopo la straripante prova di una settimana fa, il nigeriano sfoggia l’inconsueto repertorio da attaccante puro quando una sua torsione di testa in mezzo alle maglie della difesa avversaria batte Leciejewski a tempo praticamente scaduto e getta i tifosi di casa nel più totale sconforto. Gioia incontenibile per Ian Burchnall in panchina. Non aveva tutti i torti quando, qualche giornata fa, puntava il dito contro il calendario troppo fitto. Ora che la programmazione degli allenamenti è tornata sui binari della normalità i primi risultati iniziano a farsi vedere.
Polveri bagnate per Ohi Omoijuanfo che decide di prendersi una domenica di riposo. Il capocannoniere della Eliteserien non segna e, per la prima volta in campionato, non lo fa nemmeno lo Stabæk che perde 3 a 0 in casa contro l’Haugesund. Una prestazione opaca per la compagine di Bærum, sovrastata dalla maggior voglia di vincere degli ospiti. Per l’Haugesund da registrare il primo gol con la casacca Araberne di Erik Huseklepp.
Rocambolesco il 3-3 fra Sandefjord e Molde. La squadra guidata da Ole Gunnar Solskjær, dopo essere stata avanti 1 a 0 e 3 a 2 (doppietta di Sigurdarson e rete del solito Brustad) viene beffata al 96 da un calcio di rigore trasformato da Pau Morer. Attimi di paura in campo ad inizio secondo tempo quando il ghanese del Molde Babacar Sarr rovina a terra dopo un contrasto di gioco con Flamur Kastrati. Accorrono subito i sanitari per valutare quello che è subito sembrato un brutto infortunio al braccio. Il centrocampista classe ’91 lascia il campo in lacrime. Gli esami a cui il giocatore è stato sottoposto nel vicino centro medico evidenziano una dislocazione del gomito. Sospiro di sollievo per tutto l’entourage del Molde che, in prima analisi, era convinto di dover annunciare alla stampa una frattura dell’omero. Queste le parole di Rune Roksvåg, direttore medico del Molde: “Gli esami hanno scongiurato un possibile grave infortunio. Abbiamo bloccato l’articolazione del gomito e il giocatore dovrà rimare a riposo per almeno quindici giorni. Siamo piuttosto sollevati dato che una frattura, in quel punto del braccio, avrebbe richiesto lunghi mesi di stop“.

ROVESCIATE E MAGLIE NERE
Fra le squadre a centro gruppo troviamo l’Aalesund che stende 3 a 1 il Tromsø, condannandolo alla terza sconfitta consecutiva. Un ridimensionamento quello dei biancorossi davvero inaspettato dopo le prime quattro gare. L’Odd torna a fare l’Odd e come sempre lo fa fra le mura amiche. La vittima di turno è il Vålerenga di Deila. Nonostante la sconfitta di misura, la compagine capitolina domina per larghi tratti la contesa ma risulta sfortunata e disattenta in entrambe le realizzazioni degli avversari. Un piccolo passo indietro dopo la vittoria scaccia crisi della quinta giornata. Male, molto male lo Strønsgodset che perde senza segnare sul campo della “cenerentola” Kristiansund. Maglia nera di giornata (e di inizio stagione) al Sogndal, capace di resuscitare un Lillestrøm non ancora pervenuto in questo 2017. Il match è tutt’altro che indimenticabile ma a deciderne le sorti è una rovesciata del terzino Simen Mikalsen, plastico e abile a sforbiciare nel cuore dell’area di rigore un pallone arrivato da un corner dalla sinistra. Da vedere e rivedere. Ma solo quello. Il resto della partita lasciatelo stare!

RISULTATI RUNDE 6
Brann – Viking 1-1
Stabæk – Haugesund 0-3
Sogndal – Lillestrøm 0-1
Sandefjord – Molde 3-3
Kristiansund – Strømsgodset 2-0
Aalesund – Tromsø 3-1
Odd – Vålerenga 2-1
Sarpsborg 08 – Rosenborg 1-2

Jacopo Bravi

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