Sfida internazionale di primo piano per il secondo Martedì degli ottavi di Champions. Di fronte la giovane sfrontatezza del Chelsea e la compattezza del Bayern Monaco, figlia di un gruppo che lavora ormai a memoria. Proprio questa estrema intesa, contrapposta all’ingenuità Blues, è stata la chiave di una partita che sembra archiviare il discorso qualificazione con un secco 3-0. Protagonista assoluto Serge Gnabry, arrivato a 17 gol stagionali con la doppietta di questa sera.
Gli schieramenti scelti da Frank Lampard e Hansi Flick indicano la chiara intenzione di giocarsi la partita senza fare troppi calcoli. Il copione è quello atteso con i bavaresi a palleggiare e gli inglesi in attesa dell’occasione giusta per distendersi. L’assenza che si sente di più è quella di N’Golo Kanté: la doppia mezza punta alle spalle di Giroud toglie dinamismo e aggressività alla mediana londinese permettendo troppo spesso ai trequartisti di Flick di infilarsi tra le linee. Jorginho e Kovacic danno geometrie, ma l’aggressività del Bayern ha tolto spesso ossigeno alla manovra dei Blues.
Barkley è nettamente tra i peggiori in campo in questo senso e da un suo errore grossolano nasce la prima occasione per Thomas Muller che taglia dalla fascia, tira fuori Christensen e imbuca a meraviglia per Lewandowski tra Rudiger e Azpilicueta. Caballero salva il peggio, ma i pericoli bavaresi si mostrano chiari. Muller dimostra di essere in grande forma e avrebbe meritato il gol in almeno un’occasione: il palo in torsione e la botta da fuori uscita di poco sarebbero stati gol da copertina.
Lampard non ha trovato la chiave giusta per imporsi sul campo e il suo Chelsea ha dato grattacapi a Neuer solo in termini di ‘rischio potenziale’. Giroud, nel primo tempo, e Abraham, nel secondo, arrivano appena in ritardo sui palloni di Mount e Willian sfiorando reti che avrebbero dato maggiori speranze in vista del ritorno. La stessa cosa è accaduta nella ripresa con l’ex Derby County lanciato a rete dal solito Jorginho su cui Alphonso Davies è un vero prodigio.
Lui che è famoso per le sue accelerazioni offensive. Proprio su una sua iniziativa nasce la rete di Lewandowski dopo che il polacco è stato uomo-chiave in occasione della prime due reti. Gnabry ha infatti sfruttato le sue sponde per farsi spazio e concludere alle spalle di Caballero. Una doppietta firmata in 4 minuti che ha stroncato il Chelsea all’alba del 54esimo minuto.
Gnabry ha letteralmente dato ritmo alla gara portandosi al tiro in altre due occasioni e mandando letteralmente fuori giri Reece James. Dalla sua parte si è scatenato l’inferno: un inferno chiamato Davies e Gnabry. Azpilicueta ha potuto fare ancora meno sui due bavaresi concludendo la partita ben al di sotto della sufficienza.
La manata di Marcos Alonso a fine partita su Lewandowski è un chiaro segnale di frustrazione. Le speranze del Chelsea di passare ai quarti di finale sono appese a un filo sottilissimo. L’Allianz Arena è un fortino complicato da conquistare e questo Bayern ha la rosa e la mentalità per arrivare fino a Istanbul.
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