Se nell’anno del trionfo imprevedibile del Leicester, l’Europeo dovesse vincerlo una squadra a sorpresa, quale sarebbe? Mi sono posto questa domanda e anche se molte squadre non hanno ancora giocato, ho cercato di darmi una risposta.
Le formazioni ai blocchi di partenza di questa competizione continentale, sono 24, togliendo le varie Manchester City, United, Arsenal, Chelsea delle nazionali, ovvero: Spagna, Germania, Belgio e Francia; iniziamo a individuare le possibili outsiders. Se vogliamo pensare a un Leicester, vuol dire che Croazia, Italia, Inghilterra, Svizzera, Portogallo, e Austria (decima nel ranking), non sono della discussione, anche se sarebbe comunque sorprendente vedere uno di questi team trionfare. Rimangono così 14 potenziali Foxes, da questa cerchia ristretta, possiamo eliminarne anche altre che sicuramente non possono, competere ai massimi livelli, neanche grazie a un miracolo. Perciò Ungheria, Turchia, Irlanda del Nord, Irlanda, Repubblica Ceca, Romania, Albania, Slovacchia e Ucraina.
[Nota a margine: Tuchia e Albania sono molto interessanti, ma la prima partita dà loro poche chance, ma per la simpatia che nutro verso l’Imperatore, Terim e per Gianni de Biasi, spero di sbagliarmi.] Ora abbiamo 5 potenziali Leicester, quindi analizziamo queste cenerentole, in ordine di possibilità di vittoria, dalla 5 alla 1.
5) Russia: la qualità della rosa non è elevata e i problemi sono molti. Arrivare però a Russia2018, con un risultato importante, sarebbe una bella iniezione di fiducia forse non la vittoria, ma i quarti di finale o chissà una semifinale come gli eroi del 2008, fermati solo dai campioni della Spagna. L’inizio col pareggio all’ultimo secondo contro i più quotati avversari dell’Inghilterra, potrebbe essere la scossa che serve a una nazionale per superare le aspettative.
4) Svezia: dopo il lancio della nuova linea sportiva A-Z, che Re Ibra ci ha tenuto a specificare che vuol dire from amateur to Zlatan, non può sbagliare l’appuntamento. Non è solo Ibrahimovic, ma ovviamente per sognare di diventare campioni, passerà tutto o quasi da lui. Hiljemark, Ekdal, Kallstrom e soprattutto il futuro padrone della squadra, John Guidetti, aiuteranno la nazionale gialloazzurra a ben figurare ad Euro2016.
3) Galles: vedi Svezia sostituendo Bale a Ibrahimovic. Sarebbe troppo semplicistico dire così, ma non è lontano dalla realtà, anche se i comprimari sono d’importante valore; Allen e Ramsey non sono Ekdal e Kallstrom, quindi per i gallesi delle speranze ci possono essere. In più l’essere all’esordio in una competizione così grande, potrà rendere la squadra sbaraglina.
2) Islanda:
Alla posizione numero 2 di questa classifica personale sulle underdogs, c’è una squadra a me cara e probabilmente il giudizio è fazioso. Detto ciò, l’Islanda si è conquistata l’europeo, in un girone di qualificazione complicatissimo. 20 punti in 10 giornate, contro Repubblica Ceca, Turchia, Paesi Bassi, Lettonia e Kazakistan. La differenza reti di +11 è impressionante. La 34esima posizione nel Ranking Fifa, non è uno scoglio insormontabile. Chi è il go to guy? Non c’è una vera stella, ma è un nucleo incredibilmente ben oleato e unito. Capitan Gunnarsson del Cardiff City, Finnbogason attaccante dell’Augusta, Hallfredsson dell’Udinese e soprattutto il 37enne ex Chelsea e Barcellona, Gudjohnsen, sono i giocatori chiave di questa splendida realtà. Costruita con investimenti del governo, progettazione, serietà e impegno, questa squadra merita attenzione mediatica.
1) Polonia: probabilmente è la squadra vista in queste prime giornate, che ha convinto di più. Al contrario di Svezia e Galles, sono davvero molto di più rispetto al capitano, Lewandoski. I giocatori della rosa sono concreti e pronti al definitivo salto in avanti. Milik con una super prestazione si è conquistato il diritto di essere messo in primo piano nonostante sia un compagno di reparto del fenomeno del Bayern Monaco. Inoltre Glik e Piszczek sono una garanzia in difesa e sulla catena di destra. Szczęsny in porta non tutte le formazioni possono vantarlo. Dopo una super stagione al Siviglia, Krychowiak, è pronto a guidare il centrocampo dei polacchi. Infine Błaszczykowski, Grosiski e il fenomenale giovane Kapustka classe 1996 sono i 3 giocatori offensivi che gireranno intorno alla coppia offensiva, già citata prima.
Una di queste squadra vincerà l’Europeo? Quasi sicuramente no, ma perché non sognare e non pensare che una di queste potrà riuscire nell’impresa. Se ritroverete una di queste formazioni ai quarti, in semifinale o addirittura in finale, non dite che non ve lo avevamo detto.
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