L’Ajax non molla la rincorsa al Feyenoord, sempre più schiacciasassi in Eredivisie. Nonostante i 5 punti di distanza dalla capolista, i lancieri non allentano la presa e fanno sentire la propria presenza agli avversari. Determinante, dal suo rientro in campo, il centrocampista Schone che ha inaugurato il 2017 con 2 centri in altrettante gare. Bosz è riuscito nell’impresa di farlo sentire ancora un protagonista del “progetto Ajax” all’età di 31 anni. Andiamo ad analizzare bene la storia e l’apporto che il giocatore sta dando alla rosa…
Schone è un giocatore di origine danese nato nel 1986. Dopo una breve apparizione in una rappresentativa locale, vola in Olanda per vestire la maglia dell’Heerenveen nel 2002. Con le giovanili biancoblu resta fino al 2006 per poi trasferirsi al Graafschap in Eerste Divisie: con il club disputa, 2 anni, 76 gare mettendo a segno 16 reti. Il suo talento non passa in osservato e il NEC inizia ad informarmi per aggiudicarsi le prestazioni del danese. L’offerta arriva nell’estate 2008 e Schone cambia maglia per approdare definitivamente in Eredivisie. Con la formazione di Nimega disputerà 125 partite in 4 anni mettendo a segno ben 32 reti.
Il centrocampista si rivela determinante con le sue giocate. Ottimo nella posizione davanti alla difesa in grado di bloccare l’azione offensiva e far ripartire i suoi. Tutti i palloni passano tra i suoi piedi e vengono smistati con velocità e precisione. Determinante nel dettare i tempi nella squadra, un vero e proprio metronomo che scandisce il ritmo della partita.
Proprio nel 2012 arriva la chiamata dalla big del calcio olandese: l’Ajax. Nonostante il NEC abbia cercato di tenersi stretto il centrocampista, i lancieri si aggiudicano il suo cartellino facendogli firmare un contratto di 3 anni. Da quel momento in poi, Schone inizierà ad essere un perno inamovibile per la formazione della capitale. De Boer si innamora immediatamente della sua tecnica e gli concede le chiavi del centrocampo. Proprio con la maglia dell’Ajax, il danese potrà mettere in bacheca 2 Eredivisie e una supercoppa d’Olanda. Il primo anno con i lancieri si chiude con 32 presenze in campionato e 6 reti, mentre in quello successivo si migliora ulteriormente in fase realizzativa siglando 9 reti in 29 apparizioni. De Boer lo reinventa centrale di centrocampo e, la possibilità di arrivare al limite dell’area, galvanizza Schone che non disdegna il tiro da fuori, letale e pericoloso. Con questa nuova collocazione la sua media gol sale notevolmente rendendolo temibile per ogni difesa avversaria.
Negli ultimi due anni di De Boer, il ragazzo continua a mantenere alta la sua media e il suo rendimento con 29 presenze nel 2014-2015 e 8 centri. Nonostante il suo apporto alla causa, il Psv di Cocu chiuderà primo conquistando lo scudetto. La stagione seguente scende in campo solo 24 volte con 4 gol all’attivo. Per sua sfortuna è protagonista del pareggio all’ultima giornata contro il Graafschap, sua ex squadra, che fa svanire il titolo negli ultimi 90 minuti. L’amarezza è tanta: il tecnico decide di abbandonare l’avventura in Olanda e anche Milik con Cillessen migrano in campionati più competitivi. Schone, nonostante le voci di mercato, decide di resta e di mettersi a piena disposizione del nuovo allenatore Bosz.
Ad inizio stagione 2016-2017, i rapporti con Bosz non sono idilliaci, complice anche qualche infortunio muscolare di troppo. L’allenatore vede più Klaassen nel ruolo di Schone che resterà fuori per 5 volte nelle prime 6 gare di Eredivisie. L’andamento dei lancieri non è ottimo e senza il danese rimediano una sconfitta e un pareggio contro avversari abbordabilissimi. L’arrivo di Ziyech rimette tutto in ordine: il centrocampo si ricompone come ai vecchi tempi e Schone si va a collocare al centro con Klaassen e Ziyech al proprio fianco. I risultati si tramutano in vittorie e l’Ajax torna a far paura sia in Europa, con il passaggio del girone e l’accesso ai sedicesimi, sia in campionato, secondo posto conquistato e 5 lunghezze di distanza dalla capolista. Ad inizio 2017, i lancieri tornano in campo un po’ arrugginiti ed è proprio Schone a togliere le castagne dal fuoco con 2 reti fondamentali in altrettanti match: sigillo importante che sblocca la gara contro lo Zwolle, alla prima del girone di ritorno e 1-0 vincente contro l’Utrecht, ben disposto in campo e quasi vicino all’impresa pareggio. Un centrocampista che a 31 anni ha già portato nelle casse della propria squadra 6 importantissimi punti: se l’Ajax non ha perso altro terreno dal Feyenoord in questo 2017 lo deve solamente al danese, grintoso e determinante come da tempo non accadeva.
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