Gli allenatori italiani in Germania: una storia che, nella maggior parte dei casi, ha portato dei risultati più che positivi. L’ultimo è Ancelotti che ha appena vinto il suo primo Meisterschale con il Bayern Monaco. Ma chi fu il primo tecnico in terra teutonica? Giovanni Trapattoni nel 1994 sulle panchina dei Roten; l’avventura del tecnico alla guida dei bavaresi fu divisa in due parti (stagione 1994-1995 e 1996-1998, intervallata dall’esperienza al Cagliari). Poi abbiamo Nevio Scala che, nel 1997, arrivò al Dortmund raggiungendo un grande risultato: sulla panchina delle Wespen, infatti, riuscì ad ottenere la vittoria della Coppa Intercontinentale nel 1997. Meno fortunata l’esperienza di Roberto Di Matteo che da ottobre 2014 allenò lo Schalke, prendendo il posto dell’esonerato Jens Keller. Ed è proprio da Gelsenkirchen che riparte la tradizione italiana visto che il nuovo allenatore dei Knappen sarà Domenico Tedesco, un altro italiano che vuole lasciare il segno in Germania.
La stagione appena passata non è andata come previsto per lo Schalke che si è trovato, in un momento del campionato, a dover far i conti con la paura della retrocessione. Nonostante la ripresa, il mancato accesso all’Europa League (obiettivo minimo ad inizio anno) hanno portato la società ad interrompere i rapporti con Markus Weinzierl. La storia di questo tecnico, in Germania da quando ha due anni, è sorprendente: nel suo curriculum vanta undici panchine da professionista alla guida dell’Erzgebirge Aue; Tedesco è riuscito a salvare il club militante nella Zweite Liga grazie a sei vittorie, due pareggi e solo tre sconfitte. Un vero e proprio miracolo che deve cercare di riproporre sulla panchina dello Schalke; termine esagerato? Forse si, ma per un ragazzo di 31 anni fare bene in Bundesliga equivale a compiere un miracolo.
Considerato uno degli allenatori emergenti di maggior prospettiva nel calcio tedesco, il neo tecnico dello Schalke è molto simile al tecnico dell’Hoffenheim. Oltre a livello anagrafico (Domenico Tedesco ha due anni in più di Nagelsmann), i due sono simili nell’idea di calcio che propongono: un tipo di gioco offensivo e, molte volte, anche bello da vedere. Visto il percorso fatto dall’allenatore dei Blau (stagione terminata al quarto posto), i tifosi dello Schalke hanno tutto il diritto di poter sognare in grande per la prossima stagione.
Dopo Trapattoni, Scala, Di Matteo, Ancelotti ma soprattutto dopo Lippi (che è riuscito a conquistare la Germania con la nazionale italiana) ecco Domenico Tedesco, ultimo italiano che vuole sognare in terra tedesca.
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