Il mondo del calcio è nuovamente scosso da una controversia arbitrale che ha alimentato dibattiti e polemiche.
Al centro della tempesta questa volta troviamo l’episodio avvenuto durante il quarto di finale degli Europei tra Spagna e Germania, dove un fallo di mano dell’esterno spagnolo Marc Cucurella non è stato sanzionato con un calcio di rigore a favore della Germania. La decisione dell’arbitro inglese Anthony Taylor, supportata anche dal VAR, ha suscitato indignazione e stupore tra tifosi e addetti ai lavori.
Nonostante le critiche feroci da parte dei media e degli esperti, la decisione presa in campo segue fedelmente le direttive stabilite dalla UEFA prima dell’inizio del torneo. Roberto Rosetti, capo degli arbitri della UEFA, aveva chiarito i criteri per valutare i falli di mano durante un briefing pre-torneo. Tra gli esempi forniti vi era uno molto simile al caso in questione che coinvolge Cucurella.
I dettagli che fanno la differenza
Secondo le regole interpretate dall’arbitro Taylor e dagli addetti al VAR, diversi fattori hanno contribuito alla decisione finale. Il braccio sinistro di Cucurella non era esteso in modo tale da aumentare significativamente il volume del corpo opposto al pallone; inoltre, era puntato principalmente verso il basso/verticalmente piuttosto che orizzontalmente. Un elemento chiave è stata la posizione dell’arto dietro la linea del corpo come segnale del tentativo dello spagnolo di ritrarre il braccio.
Le immagini laterali hanno offerto una prospettiva diversa rispetto a quelle più diffuse sui social media e trasmesse dalle televisioni. Da questa angolazione si nota chiaramente come il braccio di Cucurella fosse posizionato ben oltre la linea del suo corpo nel momento in cui viene colpito dal pallone. Questo dettaglio ha rafforzato ulteriormente la convinzione degli ufficiali sul campo riguardo alla correttezza della loro valutazione.
Interessante notare come lo stesso VAR Attwell avesse precedentemente contribuito alla concessione di un calcio di rigore per un fallo di mano durante l’ottavo di finale tra Germania e Danimarca. In quel caso fu penalizzato Joachim Andersen per una posizione ritenuta innaturale del braccio che creava una barriera visibile ed era più orizzontale rispetto a verticale – circostanze nettamente diverse rispetto all’episodio con Cucurella.
Sebbene l’amarezza rimanga tra i tifosi tedeschi per l’esito della partita contro la Spagna agli Europei, l’applicazione delle regole da parte degli ufficiali sembra aver seguito scrupolosamente le direttive fornite dalla UEFA prima dell’inizio della competizione. Questa situazione evidenzia ancora una volta quanto possano essere complesse le dinamiche legate alle decisioni arbitrali nel calcio moderno.