Napoli nel passato, un rovesciamento di prospettive nel futuro : Sarri batte Benítez e sfrutta anche l’occasione per allungare sull’Arsenal, sconfitto contro il West Ham, e consolidare il quarto posto in chiave Champions League.
I Blues vincono, merito di una rosa decisamente superiore che rappresenta al meglio il divario attuale della reputazione tra i due allenatori. La sconfitta porta brutte notizie a Benítez, che ora si ritrova invischiato nella lotta per non retrocedere in Championship, ora terzultimo in classifica, ad un punto dalla zona salvezza, mentre il Chelsea allunga di 6 punti sull’Arsenal e mette nel mirino il Tottenham.
Entrambi sono stati i principali artefici della crescita del Napoli, in grado di condurlo ai livelli più alti nel panorama calcistico nazionale. Se il Napoli targato Sarri si è consacrato come una delle squadre più gradevoli dal punto di vista estetico e accreditata da tutti come la principale rivale della Juventus di Allegri, tanto deve a Benítez, che ha lanciato le basi per riportare gli azzurri ai livelli attuali. Non a caso, l’allenatore toscano ha ammesso di aver già trovato una squadra pronta per il calcio secondo la visione di Sarri, proprio grazie all’ottimo lavoro dell’ex Liverpool, autore della prima rivoluzione calcistica sotto il Vesuvio.
Per entrambi gli allenatori, il Napoli ha rappresentato una sorta di crocevia, come rampa di lancio verso un top club, con Benítez sbarcato a Madrid a guidare i Blancos per sei mesi, prima di tornare nuovamente in Premier League alla guida del Newcastle. Una carriera prestigiosa per il madrileno, che ha vinto una Champions League con il Liverpool nel 2005, sfiorando il bis nel 2007, ma intervallata da alcune importante macchie, come l’esonero all’Inter e i sei mesi al Real Madrid, dove si è ritrovato lo spogliatoio contro, sostituito da Zidane, che diede via al ciclo vincente delle tre Champions consecutive.
Percorso diverso per Sarri, partito dai dilettanti, prima di trovare il suo trampolino con l’Empoli nel 2012. I tre anni al Castellani l’hanno incoronato come l’allenatore rivelazione e le big hanno puntato gli occhi su di lui: da lì l’opportunità di prendere il posto proprio di Benítez e cominciare a cambiare la prospettiva.
Una volta Rafa allenava i top team con ambizioni europee mentre Sarri galleggiava tra i semiprofessionisti, ora le squadre che hanno in mano hanno valori non opposti ma sicuramente diversi. E la vittoria serena del Chelsea contro un Newcastle che non poteva nulla è l’emblema di come tutto si sia rovesciato grazie a un’avventura a Napoli.
Giorgio Giovannini