Era cominciato tutto un girone fa: il Valencia era in crisi sotto la guida di Gary Neville e la partita di Mestalla contro il Barcellona sembrava poter rompere anche la striscia di imbattibilità interna, unica consolazione rimasta ai he in quella frazione di campionato. E invece no, Santi Mina, promessa che tardava a consacrarsi spalanca il suo destro e pareggia i conti a pochissimi minuti dal fischio finale regalando un punto di prestigio contro il Barça più in forma dell’anno.
Tutto ha avuto inizio da lì. Santi Mina una volta arrivato in estate dal Celta Vigo aveva dimostrato di avere delle buone qualità ma in stagione aveva faticato a convincere sia Nuno Espirito Santo che Gary Neville, almeno fino a quella partita. Poi un destro pontente, quella rete che si gonfia alle spalle di Claudio Bravo e tutto il Mestalla che esulta: il tifo a Valencia è angosciante, stressante, spesso inaccettabile per quanto si lamenti ma è pur vero che è diffficile trovare in Spagna tanta gente a strillare così forte dopo un gol.
Campionato svoltato per il piccolo Santi, prospettive stravolte. Di lì in poi tanti gol, prestazioni convincenti e molti applausi nonostante la squadra andasse incontro al campionato più deludente degli ultimi anni. Il tempo passa, Ayestaran prende il posto di Neville e oltre alle prestazioni arrivano anche le vittorie: quella di ieri è sicuramente il trionfo collettivo di una grande squadra che ha trovato il suo uomo partita proprio in Santi Mina, autore di un bellissimo gol su assist neanche a dirlo di un meraviglioso Dani Parejo.
Dal Barcellona a Barcellona: il processo evolutivo dell’ex Celta è stato impressionante e ora in questo finale di campionato c’è ancora spazio per togliersi l’etichetta di eterna promessa e dimostrare finalmente qualcosa di serio.
Nel nuovo schema di marchio Ayestaran Santi Mina è stato addirittura trasformato in centravanti leggero in questo 4-2-fantasia che privilegia più il palleggio e la corsa dei giocatori più tecnici rispetto alla fisicità dei centravanti di ruolo.
Cambi di posizione e di prospettive in campo; l’unica cosa che non cambia è la sostanza perché ormai Santi Mina si è sbloccato e quando vede il blaugrana di Barcellona è sempre decisivo.