Questa cifra di 200 milioni di euro è compresa tra le proiezioni già circolate, piazzate in una forbice tra i 170 e i 250 milioni
Adesso Milan e Inter hanno la cifra di San Siro. Si tratta di 200 milioni di euro. Questo è quanto serve per acquistare il Meazza. Non è ancora ufficiala, ma lo ha riportato la Gazzetta dello Sport citando fonti governative sulla valutazione che l’Agenzia delle Entrate farà al Comune di Milano dell’impianto di San Siro e delle aree limitrofe individuate da Inter e Milan per la costruzione di un nuovo impianto. Stando ai fatti, si saprà tutto meglio nei prossimi giorni, entro la prima decade di novembre. Questa cifra di 200 milioni di euro è compresa tra le proiezioni già circolate, piazzate in una forbice tra i 170 e i 250 milioni.
Si arriva, quindi, alla tappa finale per il nuovo stadio. Una telenovela che dura da anni, dai tempi – almeno per quanto riguarda il Milan – di Silvio Berlusconi. Quando circa 12 anni fa l’amministratore delegato per la parte commerciale era la figlia Barbara, che aveva individuato al Portello l’area per lei ideale per la costruzione del nuovo impianto.
Nuova puntata
Ora, invece, dopo che i rossoneri hanno preso in considerazione l’area di San Donato Milanese e l’Inter quella di Rozzano, sembra essere tornati indietro da cinque anni. Con, appunto, l’individuazione attorno all’attuale San Siro. C’è stata un’accelerata arrivata dalla missione romana dell’altro giorno di Milan, Inter, il sindaco di Milano Sala e la Soprintendente milanese Carpani negli uffici dei ministri Giuli (Cultura) e Abodi (Sport e Giovani).
Un incontro nel quale sono poi filtrate parole positive da parte dei due club, che in quest’ambito hanno ripreso a viaggiare a insieme. Inoltre, è stato sciolto anche il problema del vincolo (dell’attuale stadio resterà l’angolo che abbraccia la torre sud-est, una parte della tribuna arancio e un’altra della curva sud). Pertanto, il nodo che resta quello economico. Chissà come i due club valuteranno quei 200 milioni di euro di valutazione.
Le considerazioni
Ci sono da segnalare alcune considerazioni. In primis, a questa cifra sarebbero da togliere tutte le spese alle quali i club andrebbero incontro per quanto riguarda le opere pubbliche. In secondo luogo, da Palazzo Marino hanno già più volte sottolineato che la valutazione non potrà essere oggetto di contrattazione. Non ci può essere trattativa del Comune di Milano con i club perché si tratta di beni erariali. Forse per il Milan può essere una somma eccessiva: ha già stanziato, e messo a bilancio, 40 milioni di euro per l’area di San Donato.
E il sindaco Francesco Squeri ha già chiesto “un incontro urgente con i vertici del Milan e la proprietà della società” per “un chiarimento, considerando che l’iter amministrativo ormai avviato richiede serietà e trasparenza nei confronti delle istituzioni coinvolte e di tutti i cittadini”. Con tanto di replica da parte del presidente del Milan, Paolo Scaroni: “Non abbiamo abbandonato San Donato, al contrario resta la nostra opportunità numero uno, il sindaco Squeri non deve preoccuparsi. Non abbiamo superato i problemi di San Siro. Primo, restano da definire i costi. Secondo: c’è comunque un iter complesso per i permessi di costruzione. Il percorso è ancora lungo e difficile”.
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