Rudi Garcia avrebbe preferito continuare la sua serie di risultati utili con una vittoria, tuttavia la settima sinfonia di fila per l’ex tecnico della Roma si manifesta con un pari e tutto sommato va bene così. C’è rammarico per le tante occasioni, ma allo Stade Geoffroy-Guichard non si va oltre il pari: Le Chaudron, versione francese del Calderón madrileno e colchonero, è raffreddato da temperature gelidi e da una fitta nevicata più che mai abbondante. L’inverno in persona ammansisce “l’enfer vert”, che d’inferno ha sempre una connotazione sugli spalti ma poco, purtroppo, sul campo dove ultimamente le cose non vanno benissimo. Con questo punto la formazione di Gasset raggiunge il Caen in dodicesima posizione, ma conquista il quarto pareggio stagionale in casa: non benissimo, visto che l’ASSE da trasferta è poco aggressivo e dunque il bottino dei verdi lo si costruisce in casa.
Le note positive, per Les Verts, arrivano dal morale: al primo affondo i marsigliesi hanno trovato il gol del vantaggio complice la toppa dell’ex Udinese e Genoa Gabriel Silva, il cui intervento maldestro ha aperto le porte della rete per Florian Thauvin su assist di Sakai. Spinta costante, quella ospite, bloccata dall’assestamento delle linee dei padroni di casa con tanto di topica. E’ Rami a spalancare un red carpet alla corsa di Hamouma sulla corsia sinistra, poi traversone del 30enne a cercare il tocco di Bamba, in ritardo, e dunque staffilata di Kévin Monnet-Paquet a battere imparabilmente Mandanda. L’artiglieria dell’OM punta sulle cannonate di Luiz Gustavo, il Saint-Étienne ingaggia duelli a breve distanza partendo in contropiede: tanto spettacolo, corsa, intensità a non finire ma poche occasioni. Sembra un controsenso, ma al 20′ un guizzo di Thauvin lascia l’onore del cross a Sarr, arcobaleno perfetto per la carambola al volo di Morgan Sanson e palla al centro. Non solo la neve, ma pure una doccia glaciale per i ragazzi di Gasset che fino a quel momento non stavano affatto demeritando. In compenso l’OM accelera i ritmi, prova a chiuderla collezionando angoli e facendo salire le torri, ma senza riuscirsi. Germain potrebbe far male ma trova la perfetta opposizione di Ruffier, il clima si placa e da segnalare c’è solo più l’infortunio muscolare occorso a Mandanda (dentro Pelé, a ridosso del 45′).
Si ricomincia e per un soffio Hamouma non sfrutta al meglio una superba giocata di Monnet-Paquet con tanto di scatto a liberarsi di Sakai e cross al centro per il compagno col numero 21. Il 27enne giapponese veste lo sventurato ruolo di anello debole della difesa, non a caso l’ASSE semina il panico sempre sulla sua corsia: lo capisce Gasset, che spedisce in campo la verve di Paul-Georges Ntep a rilevare l’ex Empoli Dioussé. La risposta di Garcia è in un alter ego del camerunese, ossia il connazionale Clinton N’Jie, con l’aggravante di esser entrambi due promesse non sbocciate (l’ex Rennes ha fallito al Wolfsburg, l’ex Lione invece resta di proprietà del Tottenham). Fa il suo ingresso lo sloveno Robert Beric, e così quella che sarebbe un’alternativa a Monnet-Paquet si tramuta nella mossa che cambia la gara: è il 75′ quando l’ex Maribor approfitta di un’incomprensione tra Sarr e Pelé per segnare il gol del pari a 4′ dalla sostituzione. Il numero 27 avrebbe pure la chance per il 3-2, ma tra il forcing dell’ASSE si fa vivo il Marsiglia. Kostas Mitroglou è di Kavala, ultimamente gioca poco (ne ho parlato in QUESTO PEZZO), eppure quando viene gettato nella mischia difficilmente non si fa notare. In questo caso è l’86’ quando prende palla dopo un rimpallo e sfodera un gran botta oltre la traversa. Chance colossale, clamorosa come quella capitata al 92′ sui piedi di Thauvin e neutralizzata da Ruffier, ma a differenza del compagno francese c’è una spiegazione: Mitroglou è nato a Kevala, comune ellenico di influenza macedone e gemellato con Saint-Étienne. Mica avrebbe potuto compiere lo sgarbo, no?
Ecco il tabellino:
Saint-Étienne (4-3-3): Ruffier; Debuchy, Subotic, Perrin, Gabriel Silva; Pajot (dal 70′ Hernani), Dioussé (dal 70′ Ntep), Bamba; Selnaes, Hamouma, Monnet-Paquet (dal 71′ Beric). All: Gasset
Olympique Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda (dal 43′ Pelé); Sarr, Rami, Rolando, Sakai; Anguissa, Luiz Gustavo; Thauvin, Sanson (dall’83’ Mitroglou), Payet; Germain (dal 66′ N’Jie). All: Garcia
Reti: 4′ Thauvin, 9′ Monnet-Paquet, 20′ Sanson, 75′ Beric. Arbitro: Schneider