La Germania, dopo la sconfitta, in rimonta, contro l’Inghilterra si riscatta e nell’ultimo testa di preparazione prima di Euro 2016 travolge nettamente l’Italia con il punteggio di 4-1. Sugli scudi la prestazione di Rudy, centrocampista dell’Hoffenheim che farà parte della rosa che Joachim Low sta pensando di portare in Francia.
Sebastian Rudy, 26 anni e, chissà, possibile titolare ai prossimi Europei. Di certo, la prestazione fornita ieri contro la nazionale italiana qualche dubbio lo ha messo a Low che sa di poter contare su un giocatore che potrebbe rivelarsi utilissimo per i suoi schemi. Perché nel 4-2-3-1 della Germania, i due davanti alla difesa devono essere opposti per caratteristiche; deve esserci quello tecnico che sa impostare, far partire l’azione e tenere palla nei momenti di difficoltà, ma deve esserci anche chi ruba il pallone nella fase di transizione.
Se per quanto riguarda il regista non ci sono assolutamente dubbi (sarà Toni Kroos del Real Madrid l’incaricato ad iniziare la manovra tedesca), dopo la partita di ieri, il ruolo di incontrista se lo giocano in tre: Khedira, Schweinsteiger e Rudy.
Rispetto agli altri due il centrocampista dell’Hoffenheim è sicuramente quello con meno esperienza ma già ieri ha dimostrato di non subire l’effetto del grande palcoscenico. E’ vero, la sfida contro l’Italia era un’amichevole ma la personalità che ha messo in campo ha colpito; senso della posizione, tanta corsa e nei piedi una calamita per attirare il pallone che puntualmente veniva sradicato a chiunque transitasse nella sua zona.
Inoltre con Rudy, Low può pensare anche ad un doppio mediano in coppia con Khedira o Schweinsteiger in partite dove la posta in palio conta e bisogna anche coprirsi (In una possibile finale con la Spagna questa soluzione potrebbe far comodo per bloccare le fonti del gioco delle “Furie Rosse“)
Mancano due mesi agli Europei e la Germania si prepara ad esercitare un ruolo da protagonista; sicuramente vedremo anche Rudy, “scoperto” dall’Italia e pronto, ora, a farsi scoprire da tutta l’Europa.