La prima di Rudi Garcia non va come sperato. Il Lione sbatte contro il Dijon e non trova una vittoria in Ligue 1 che manca ormai da 64 giorni. Lo 0-0 del Groupama Stadium fa male non tanto per la prestazione quanto per l’autostima: non riuscire a prevalere dopo una produzione offensiva così fa male. Specie se non ci sono tanti demeriti propri rispetto ai meriti di un grande Alfred Gomis. Se gli ospiti escono da Lione con 1 punto è soprattutto merito suo.
Stupisce il 4-3-3 senza Andersen, per scelta, e senza Depay, infortunato. Una scelta che fa coesistere Tousart, Aouar e Thiago Mendes in modo da conservare lo stile di gioco di Sylvinho e non alterare da subito la disposizione in campo. Il primo tempo parte col piede giusto e i 10 tiri a 2 sono un buon esempio del dominio de Les Gones. Dembelé e Cornet gli uomini più pericolosi, come del resto nei minuti a venire. Il classe ’96, in particolare, ha dominato la scena con una prestazione sontuosa da vero leader tecnico. Ha fatto ammattire la catena mancina del Dijon con il 100% di dribbling riusciti e 4 passaggi chiave. A negargli il gol, nel secondo tempo, ancora Gomis.
Il portiere ex S.P.A.L. è stato il vero fattore della partita, specie nell’ultima mezzora di gioco. Moussa Dembelé si vede bloccata la strada del gol a distanza di due minuti con due prodigi da pochi metri. La parata più clamorosa, però, è la doppietta messa a segno al minuto 66: prima para la gran botta al volo di Cornet, poi si materializza sulla linea di porta per fermare la testata di Reine-Adélaïde. La porta è sembrata letteralmente stregata e questo ha forse scoraggiato il Lione a fine partita.
Rudi Garcia ha provato a cambiare l’inerzia della gara sbilanciandosi verso la metà campo offensiva sostituendo Thiago Mendes con Reine-Adélaïde e inserendo il giovanissimo Cherki per Cornet. Molto positiva anche l’entrata di Bertrand Traoré, capace di incidere molto più di uno spento Terrier.
La rinuncia a Memphis Depay, a causa di una piccola lesione muscolare alla coscia rimediata con la Nazionale, è stata una botta forte per la squadra, come si parlava tempo fa. La sua imprevedibilità poteva essere l’arma decisiva per scardinare il fortino dei terzultimi della classe. L’olandese è l’unico uomo della pur ottima rosa Lyionnaise capace di giocate estemporanee da campione. Soltanto un colpo del genere avrebbe potuto minare la giornata da re di Alfred Gomis.
I segnali che ci lascia questa partita sono ottimi, ma Rudi Garcia avrà il difficile compito di tenere sulla corda i suoi. Questo 0-0 rischia di minare la fiducia: era la classica partita da vincere a prescindere dalla prestazione. Per inaugurare il nuovo ciclo Garcia e dare un segnale all’ambiente contro un avversario ampiamente abbordabile.
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